“Chiediamo che si rispetti la Costituzione e che ai cittadini siano garantiti i servizi che sono un loro diritto. A rischio c’è la sicurezza delle nostre comunità”. Lo ha detto il presidente dell’UPI, Achille Variati, intervenendo ad Avellino, nel corso del”assemblea dei sindaci irpini nella Giornata di mobilitazione delle Province della Campania.
All’incontro, hanno partecipato anche i parlamentari Giuseppe De Mita, Valentina Paris e Giancarlo Giordano.
“Le tasse che i cittadini pagano – ha aggiunto Variati – per i servizi dei territori, vengono presi dallo Stato Centrale ed usati per altri scopi. Se guardiamo i dati – ha detto Variati – in media oltre l’80 percento delle tasse provinciali dei cittadini di Campania, Basilicata e Molise non resta sui territori. Non viene usata cioè – ha concluso – per lo scopo che stabilisce la Costituzione all’articolo 119 per finanziare i servizi delle Province”.
“La situazione è particolarmente grave in Campania – afferma il Presidente della Provincia di Avellino Domenico Gambacorta, che ha promosso l’iniziativa insieme al Presidente di UPI Campania Giuseppe Canfora, Presidente della Provincia di Salerno – dove le Province hanno subito un prelievo di risorse tra i più pesanti di tutto il Paese e i servizi sono ormai al collasso, tanto che gli Enti non sono più in grado di assicurare la sicurezza dei cittadini sulle strade provinciali e nelle scuole superiori”.
L’Ente di Palazzo Caracciolo ha firmato l’esposto cautelativo alla Procura, alla Corte dei Conti ed alla Prefettura per segnalare una condizione che non è più gestibile e si riverserà sui servizi ai cittadini, in particolare sulla sicurezza delle strade e delle scuole.
Il Presidente Domenico Gambacorta ha evidenziato che “il taglio insostenibile di un miliardo, ribadito oggi nella Finanziaria del 2017, non consente più nemmeno di garantire le utenze, non dico la manutenzione. Il taglio – ha affermato Gambacorta – è tutto nelle cifre. La Provincia di Avellino ha perso 8 milioni nel 2013, 10,8 milioni nel 2014, 12,4 milioni nel 2015, 18 milioni nel 2016. Su un totale di 33,7 milioni di tributi incamerati, il prelievo dello Stato è 21,4 milioni, il 64%”. Poi ha aggiunto “Con queste cifre non possiamo farcela. Sei milioni servono soltanto per il personale. Altri due per le utenze legate al funzionamento scolastico. Se non avessimo deciso di sfondare il Patto di stabilità, con una vera e propria scelta politica, non ce l’avremmo fatta”.
All’iniziativa, che ha avuto il pieno sostegno dell’Unione delle Province d’Italia, oltre ad Achille Variati, Presidente dell’UPI Nazionale, nonché Presidente e Sindaco di Vicenza, hanno partecipato anche Carlo Riva Vercellotti, vice-Presidente UPI e Presidente della Provincia di Vercelli; Claudio Ricci, Presidente della Provincia di Benevento; Lorenzo Coia, Presidente della Provincia di Isernia; Nicola Valluzzi, Presidente della Provincia di Potenza e presidente dell’UPI Basilicata; Antonio Battista, Presidente della Provincia di Campobasso e presidente dell’UPI Molise; Francesco Miglio, Presidente della Provincia di Foggia.
Incontro proficuo e di grande attualità per i riflessi che potrebbero incidere negativamente sulla salvaguardia della sicurezza, in particolare nelle scuole e sulle strade di pertinenza provinciale, nonchè sulla difesa dei servizi ai cittadini.
E dopo l’esposto cautelativo, prossimo appuntamento alla manifestazione nazionale che verrà indetta a Roma con la partecipazione di tutti i Presidenti delle Province italiane, i consiglieri provinciali, i parlamentari, i dipendenti e i cittadini.