Dimenticate qualsiasi mostra entomologica “ordinaria”, dimenticate la classica struttura museale fatta di pannelli, didascalie ed insetti provenienti da tutto il mondo… con “Gioielli con sei zampe” si va ben oltre.
Questa estate, dal 21 al 29 agosto a Santo Stefano del Sole, in occasione dei solenni festeggiamenti del santo patrono San Vito Martire, “La natura incontra l’arte”, si potrebbe dire, o meglio: la supera di gran lunga, poiché quest’ultima, sebbene frutto di talenti creativi quanto virtuosi, riesce solo vagamente ad imitarne le prodigiose e talvolta quasi incredibili meraviglie, a volte tali da sembrare irreali e mozzare il fiato alla loro vista.
La mostra si propone l’obbiettivo di lasciare il pubblico letteralmente a bocca aperta, grazie all’esibizione di una sorta di “selezione degli Insetti top” (che, lo ricordiamo, rappresentano il gruppo animale più numeroso sulla Terra, oltre che il più interessante in quanto a forme e varietà): dal più grande al più pesante ma, soprattutto, i più belli, i più spettacolari, i più rari…i più “preziosi”. Ma lo scopo è principalmente quello di sensibilizzare i visitatori, attraverso l’osservazione diretta di queste incredibili forme di vita, infondendo in essi una ammirazione profonda verso le meraviglie del creato da cui possa scaturire un più deciso e consapevole rispetto di ognuna di esse
Esibiti in eleganti teche entomologiche, ma ancor più in raffinati totem con espositori in vetro adagiati su autentici cofanetti da gioielli opportunamente illuminati, sarà possibile ammirare – in molti casi per la prima volta in assoluto – esemplari perfettamente conservati degli insetti più belli e rari al mondo: dagli scarabei d’oro e d’argento (insetti dai colori così spettacolari da sembrare creazioni di maestri orafi anziché semplici coleotteri) alle incredibili farfalle quali le Morpho sudamericane (incredibilmente colorate di un blu metallizzato davvero difficile da descrivere a parole), la rara “Imperatrice dell’India” (specie Teinopalpus, che sembra quasi colorata con un aerografo) le stupefacenti forme, disegni e colori della “Gloria del Buthan” (Buthanithis lidderdalii), le sfarzose livree delle “Farfalle Nababbo” e “Farfalle Sultano” (Polyura asiatiche). Ma sarà possibile ammirare anche bellissimi esemplari di varie specie di Carabus, Eupholus, Pachyrrhynchus, e inoltre vespe verde smeraldo, e tanti altri esemplari, tutti degni della migliore vetrina di Bulgari!!
Saranno esposti numerosi insetti “da record”: dai coleotteri più giganti (Macrodontia cervicornis dal Perù, per esempio, lungo quasi 20 cm!!) all’Insetto-stecco più lungo (Pharnacia biceps indonesiana, lunga oltre 35 cm!!), dalla farfalla con le “code” più lunghe (Eustera argyphontes dalla Costa d’Avorio, con code posteriori lunghe oltre 20 cm, da cui dipende l’attribuzione del nome comune “falena cometa”) fino alla falena con la maggiore apertura alare (Thysania agrippina dal Perù, fino a 35 cm!!)…
Ma il vero evento sarà la presenza di una coppia di “Ornitottera della Regina Alessandra” (Ornithoptera alexandrae), la farfalla diurna più grande e bella in assoluto, ma soprattutto una delle forme di vita più rare e protette sul Pianeta, in esposizione in esclusiva assoluta.
“La Ornithoptera alexandrae è una presenza davvero eccezionale in questa mostra: è distribuita solo in una ristrettissima area della Papua Nuova Guinea di c.ca 100 Kmq, e ormai da oltre 30 anni fuori commercio . I due esemplari in esposizione, maschio e femmina, risalgono addirittura al 1975, e sono tra i pochi ad essere detenuti con legittima documentazione; questa stupenda farfalla è divenuta ormai una leggenda per tutti gli appassionati… Il maschio ha delle meravigliose ali di quasi 20 cm nere screziate di verde e blu, con un addome di un incredibile giallo intenso, la femmina supera facilmente i 20-25 cm, ed è la farfalla diurna più grande al mondo. Non a caso il nome loro attribuitole, Ornithoptera, significa proprio “ali di uccello”, in quanto i primi cacciatori, osservandole volare sulle cime degli alberi, spararono loro scambiandole per uccelli. Sono orgoglioso di poterne esibire una rarissima coppia in perfetto stato di conservazione, ed il pubblico che ci farà visita avrà il privilegio di osservare da vicino questi splendidi esemplari. Per intenderci, non si avrebbe la possibilità di osservarli neppure nella stragrande maggioranza dei maggiori Musei mondiali”
La mostra andrà ad arricchire ulteriormente il programma dei festeggiamenti in onore di San Vito Martire. Oltre alla tradizionale Sagra del Vitello Paesano, giunta alla sua 46esima edizione, serate all’insegna della musica popolare di qualità con gruppi quali Totarella, Cenere e lapilli, Alla Bua fino al concerto, sabato 27 Agosto, di Eugenio Bennato…”
La mostra rimarrà aperta tutti i giorni, dal 21 al 29 Agosto, dalle h 18:00 alle h 24:00, con visite guidate gestite dal curatore e collaboratori esperti.