Sabato 22 gennaio 2022 alle ore 17.00 , in occasione del giorno della memoria, nella galleria VISIONI ALTRE, in Campo del Ghetto Novo a VENEZIA, viene inaugurato il progetto “La vasca del Führer – per ricordare le vittime della Shoah”una collettiva di opere di artisti che saranno esposte fino al 13 febbraio 2022. Il progetto ideato e curato da Adolfina de Stefani con testo e presentazione critica a cura di Alessandra Agostinelli.
Tra i partecipati della mostra anche l’avellinese Generoso Vella. L’opera che presenta s’intitola ” Il cancello della vergogna ”e riproduce la giornata del Il 27 gennaio 1945 quando furono abbattuti i cancelli dei campi di sterminio rivelando l’orrore del nazi-fascismo. I prigionieri sopravvissuti erano molto provati dal lavoro forzato , dalla fame e da mesi o anni di maltrattamenti. Molti erano così deboli che erano a malapena in grado di muoversi. Un agghiacciante pezzo della storia contemporanea che non può essere dimenticata.
Generoso Vella, laureato in Filologia moderna, è un artista visivo, critico e curatore d’arte. Ha esposto in diverse città italiane come Salerno, Napoli, Caserta, Firenze, Roma, Milano, Genova, Venezia e all’estero in Turchia, Portogallo , Costarica e Venezuela. È il Presidente dell’Associazione Culturale “Nel segno dell’arte” di Avellino e da anni partecipa a mostre collettive e seminari, collabora con quotidiani, musei, associazioni, comuni e privati, organizzando rassegne culturali, esposizioni d’arte, laboratori creativi e nel 2019 ha ricevuto a Ravello il premio “Pabula Amoris’’ per l’arte e nel 2020 il premio internazionale ‘’Kalos 2020’’ a Tollo (Ch).
Riconducibili al filone dell’astrattismo, le opere sono caratterizzate da un susseguirsi di tratti ritmici e lineari che si intersecano tra di loro, tocchi decisi e richiami a forme geometriche che creano una ragnatela cromatica astratta di colori vivi e brillanti.
La mostra è visitabile il mercoledì e giovedì dalle 11:00 alle 14:00, venerdì , sabato e domenica dalle 11:00 alle 18:00, lunedì e martedi chiuso. Ingresso libero
TESTO DI PRESENTAZIONE DELLA MOSTRA
DI ALESSANDRA AGOSTINELLI
Il tempo non è una corda che si può misurare in nodi,
il tempo è una superficie obliqua ed oscillante
che solo la memoria riesce a far muovere ed avvicinare…
Permanenza della memoria > fotografia Lee
Ho letto un libro sulla vita di una donna straordinaria che ha tentato di cancellare le sue straordinarie vite.
Come parlare di memoria quando la protagonista si è impegnata per scordare il suo passato?
Passato che poco a poco si è insinuato nella sua mente sotto forma di incubi e ossessioni.
Si può dire dunque che abbia fallito nel suo compito? Non direi.
Citando Gabriel Garcia Marquez, tutti abbiamo tre vite: una pubblica, una privata e una segreta.
Probabilmente Lee è riuscita a farci credere di aver dimenticato le sue tante vite pubbliche e private, ma sicuro il ricordo della sua vita segreta si è aggrappato con tutte le forze alle pareti della sua mente ed è riuscita a installarsi come un ospite fisso.
L’ospite fisso si è originato durante l’infanzia a causa di un abuso subito ed è tornato durante una delle molteplici vite di Lee, esattamente quella in cui si è ritrovata a tu per tu con lo scempio e la disperazione causati dall’Olocausto. Per sopravvivere a delle immense sofferenze, si sa, il nostro cervello cerca di eliminare il ricordo alla sorgente, ma non siamo ancora in grado di asportare chirurgicamente I pensieri come fossero degli organi in cancrena.
Il ricordo rimane come una mina vagante nella nostra mente, dunque possiamo dire che la memoria permane, nonostante I nostri sforzi.
E fortunatamente direi! Se non avessimo una memoria personale e collettiva non saremmo in grado di rimanere collegati con il nostro sé e con la Storia. E dimenticare la storia è il più grande atto di menefreghismo e stupidità che si possa perpetrare perché non fa che dare a vita a tutta una serie di atti che portano all’impoverimento dell’individuo e della collettività. Il nostro presente ci sta dimostrando che non stiamo andando proprio nella direzione che ci auguravamo, per questo la vasca del Führer funge da oggetto magico: riempiamola delle nostre memorie personali e collettive, come in un rito propiziatorio tuffiamoci e celebriamo la memoria.
Perchè a un certo punto non vogliamo più ricordare? La memoria diventa d’ostacolo alla vita quotidiana, meglio scavarci un piccolo e profondo anfratto remoto nel cervello dove ficcarci dentro tutto ciò che vogliamo escludere dalla quotidianità (qui e ora).
Come un bagaglio pesante lo lasciamo nel deposito della stazione più lontana, abbandonato al tempo,
ma con in tasca la chiave per riaprirlo, in caso, un giorno.
Il ricordo a volte invece è necessario, ma abbiamo bisogno di sublimarlo con la malinconia, che ce lo rende ancora accettabile nel presente. E non di rado proviamo una masochista ma piacevole sensazione nel rifugiarci nel ricordo
e dunque in quella dimensione spazio-temporale chiamata memoria.
Lee non vuole tornare indietro, immaginiamo che le venga facile non attingere alla sua memoria, ma dentro di sè deve aver avuto luogo una grande battaglia per non correre dritta in soffitta e aprire le scatole depositarie dei suoi ricordi.
E quando però necessitiamo della memoria? Per non ripetere, dicono.
Alessandra Agostinelli
Artisti presenti:
Patrizia Antonini – Andreina Argiolas – Enrico Baracco – Carla Bertola – Matteo Boato – Bocca Di Campana – Mariella Bogliacino – Enrico Borsani Colussi – Carmela Corsitto – Maritè Bortoletto – Mirella Boso – Lamberto Caravita – Mirko Celegato – Manuela Codazzi – Tiziana Contu – Maria Credidio – Wanda De Ferrari – Adolfina De Stefani – Gabriele Di Battista – Paola Doria – Giuseppe Falco – Flavio Galletti -Chiara Girardi – Gabriella Giurato – Elena Greggio – Lucia Guidorizzi – Alessandra Gusso – Serse Luigetti – Yana Kiyko – La Chigi – Giulio Malfer – Silvia Manazza – Antonello Mantovani – Marino Marinoni – Marilena Marson – Maura Mattiolo – MELARANCE – Marisa Merlin – Fernando Montà – Michela Montrasio – Patrizia Nicolini – Giovanni Pietrobon – Annamaria Targher -Alice Tioli – Nicoletta Ranieri – Rossella Ricci – Armando Riva – Sabina Romanin – Letizia Rostagno – Gianni Sandonà – Valeria Sangiorgi – Claudio Scaranari – Marilena Simionato – Giovanni Tonello – Marco Turetta – Generoso Vella – Mario Verdiani – Francesca Vidalino – Alberto Vitacchio .
22 gennaio – 13 febbraio 2022
La mostra è visitabile il mercoledì e giovedì dalle 11:00 alle 14:00, venerdì , sabato e domenica dalle 11:00 alle 18:00, lunedì e martedi chiuso. Ingresso libero
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