In difesa dell’ambiente. Si terrà domenica prossima la “Giornata nazionale di raccolta Plastic free”. L’appuntamento è per le ore 9,30 in Piazza Minieri, sede di partenza della raccolta nelle varie aree interessate del perimetro cittadino.
L’attesa iniziativa nasce dalla Plastic free, con l’adesione del Rotary Club Valle Telesina e del comune di Telese Terme.
“È un momento importante per la nostra comunità – dichiara Ciro Palma, Presidente del Rotary Club Valle Telesina – e dal grande valore educativo. Il rispetto della terra e la sua protezione dall’inquinamento rappresentano le vie d’azione del Rotary International. Non a caso, il motto è: servire per cambiare vite e tutti insieme per migliorare le comunità. Un’attività che intendiamo perseguire ogni giorno”.
Plastic Free Odv Onlus è un’associazione di volontariato nata nel luglio 2019 con l’obiettivo di informare e sensibilizzare più persone possibili sulla pericolosità della plastica.
Nata come realtà digitale, nei primi 12 mesi ha raggiunto oltre 150 milioni di utenti e oggi, con oltre 900 referenti in tutt’Italia, si posiziona come il più apprezzabile e concreto sodalizio in questa tematica.
“Non solo online, Plastic Free – spiega Maria Di Santo, referente cittadina e socia del Rotary Club -, infatti, è impegnata su più progetti, dalla raccolta nelle spiagge e città, al salvataggio delle tartarughe, dalla sensibilizzazione nelle scuole al progetto con i comuni, dal Plastic Free Walk al Plastic Free Diving.
“Come referente per la nostra comunità – aggiunge – sono orgogliosa di aver organizzato questa giornata aderendo all’evento nazionale che vedrà più di 300 raccolte in tutta Italia con l’obiettivo di recuperare circa 300.000 kg di plastica dall’ambiente, con l’ausilio di 30.000 volontari”.
Ma c’è di più. A novembre, Maria Di Santo, darà vita al Progetto Scuola per sensibilizzare gli alunni, perché bisogna puntare a una svolta decisiva.
Un’opera di certa lodevole e frutto di un’attenta analisi su dati sui quali riflettere. Basta considerare che tutta la plastica creata fino a oggi impatta sull’ambiente oltre 12 milioni di tonnellate di plastica che ogni anno finiscono in natura, con danni enormi.
“Oltre 100.000 mammiferi – sostiene ancora Maria Di Santo – muoiono ogni anno dopo aver ingerito plastica. Non va meglio all’uomo che ogni settimana ne ingerisce circa 5 grammi, l’equivalente del peso di una carta di credito.
“Abbiamo un dovere etico e morale nei confronti della nostra terra e sono certa che unendo le forze daremo un grosso contributo e soprattutto un esempio da seguire per i nostri figli. Riciclare non basta, non tutta la plastica è riciclata e riciclabile. È necessario invertire la rotta il prima possibile”.
Un grido d’allarme, quindi, che non va trascurato. Visti anche gli ultimi rapporti che indicano tra i 5 e i 13 milioni di tonnellate di plastica che finiscono nei mari di tutto il mondo. Di questo passo, entro il 2050, ci sarà, in peso, più plastica che pesce negli oceani.
L’inquinamento marino, e non solo, sta assumendo sempre più il volto di una vera e propria emergenza globale.