Invitalia farà la sua parte in Industria Italiana Autobus anche se non entrerà direttamente con capitali propri nella governance dell’azienda guidata da Stefano Del Rosso. Il tanto atteso incontro al Mise per discutere del consolidamento finanziario dell’azienda con sedi a Flumeri e Bologna si è tenuto. Al tavolo l’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri e il direttore del Ministero dello Sviluppo Economico Giampietro Castano oltre ai rappresentanti sindacali e di categoria. Arcuri ha assicurato il sostegno all’azienda ma Invitalia è impossibilitata ad entrare nel capitale delle aziende. La soluzione parallela arriva da un fondo di investimento chiamato Equity e destinato alle PMI, controllato da Invitalia costituito proprio per aiutare le aziende del mezzogiorno. “Una garanzia che consentirà a Del Rosso di ricevere affidamenti dalle banche oltre gli attuali 32 milioni di euro, fino ad 80” commenta soddisfatto Giuseppe Zaolino segretario della Fismic al termine del tavolo. Entro fine marzo il primo intervento “serve per rilanciare il contratto di sviluppo firmato da Invitalia con Del Rosso nel 2016 nel quale sono previsti 25 milioni di cui 8 a fondo perduto. Il piano industriale presentato dall’imprenditore adesso è più solido, potrà produrre le commesse già acquisite per 700 autobus, acquistare i telati e far rientrare a lavoro i 330 operai entro giugno”. Il segretario della Fismic si dice fiducioso per la risoluzione della vertenza “noi la immaginiamo come la composizione di un mosaico fatto di tre pezzi. Il primo ha riguardato la fase delle commesse, la seconda il consolidamento dei rapporti istituzionali ed il terzo l’aspetto finanziario. Tutto questo rilancia con forza anche un altro discorso che riguarda la Regione Campania. Chiederemo al Governatore De Luca e alla presidente D’Amelio di convocare un tavolo con Del Rosso e l’esponente del fondo, che possa accompagnare l’azienda in questa fase, ma anche per lo sviluppo della zona Zes della Valle Ufita in modo da poter attrarre altri investitori che possano lavorare nell’indotto IIA”. Il consolidamento finanziario della IIA apre anche a nuove prospettive come preannuncia lo stesso Zaolino “A Roma si aprono le buste per Bus Italia, la gara Consip per 1600 autobus. Industria Italiana Autobus ha già dimostrato di poter vincere contro il concorrente Fiat – Iveco, può assicurarsi la produzione anche per il 2019. Ora non ci sono più alibi”.
Meno ottimista il segretario generale dell’Ugl metalmeccanici, Antonio Spera, presente con la delegazione Ugl a Roma. “Si attendeva, com’era apparso dagli organi di stampa, che Invitalia entrasse in cordata con l’attuale proprietà di Industria Italiana autobus. Il dott. Arcuri – ha dichiarato Spera – ha smentito categoricamente che Invitalia entri nella proprietà ma nello stesso tempo, ha fatto sapere che c’è un fondo per il sud controllato, che potrebbe intervenire per rendere solida la società: ci sarebbe bisogno di un nuovo investitore che affiancherebbe l’attuale società che permetterebbe al fondo di intervenire, l’azienda ha detto che è in contatto con un gruppo di imprenditori campani che sarebbero intenzionati ad affiancare l’attuale società. Anche Invitalia è in contatto con alcuni imprenditori che potrebbero essere interessati ad affiancare l’Industria Italiana Autobus. Confermato il piano industriale e, le produzioni in Italia da parte dell’azienda – spiega il segretario Spera -. Ora, si attende lo stato di avanzamento e verifica che l’azienda dovrà presentare entro il 31 marzo ad Invitalia ed ha chiesto, una proroga per il completamento degli investimenti fino a giugno 2019, vista la situazione per il protrarsi del tempo per gli investimenti andati ben oltre del previsto. Da parte Ugl – conclude Spera – è stata chiesta una ulteriore proroga degli ammortizzatori sociali che termineranno il 31 dicembre 2018, in quella data tutti i circa 300 lavoratori dovrebbero rientrare in azienda a pieno regime: a questo si aggiunge una mancanza di inserire Valle Ufita da parte della regione Campania come area di crisi complessa, il nostro auspicio e augurio Ugl è che la stessa regione sciolga e subito anche questo nodo non da poco conto”.
L’incontro tenuto al Ministero dello Sviluppo Economico sulla reindustrializzazione degli stabilimenti di IndustriaItaliana Autobus, da poco terminato, “ha deluso le aspettative”. Questo il commento Michele De Palma, segretario nazionale Fiom- Cgil, secondo cui non sono arrivate certezze “ma un’ulteriore approssimazione nel percorso di consolidamento finanziario del gruppo”. Viste le commesse gia’ in portafoglio, la Fiom ritiene “indispensabile un’intesa che vincoli le produzioni agli stabilimenti italiani”; “per garantirlo – spiega De Palma – e’ necessario giungere ad un definitivo assetto finanziario e proprietario entro marzo. Il ruolo determinante del fondo Pmi di Invitalia e la ricerca di investitori pubblici e privati deve servire a dare certezza alla prospettiva industriale per i lavoratori”. A fine marzo si terra’ il prossimo incontro al ministero, ma per affrontare i problemi specifici dei due stabilimenti si terranno incontri presso la sede della Regione Emilia Romagna e Campania. “La direzione aziendale e le istituzioni entro aprile – conclude la Fiom – siano gia’ passati dalle parole ai fatti”