“Una bella giornata per il Polo italiano dell’autobus. Il Governo del Cambiamento continua a lavorare sodo per rilanciare
Industria Italiana Autobus. Quando siamo partiti c’erano solo debiti e macerie. Adesso abbiamo capitali freschi, controllo pubblico sull’azienda, un piano industriale solido e cassa integrazione a lungo termine per dare il tempo agli stabilimenti di ripartire“. Lo scrive in una nota il parlamentare Generoso Maraia.
A Flumeri ci saranno due linee di produzione, una per l’elettrico e l’altra per il gasolio. In più ci sarà un servizio di assistenza post vendita che prevede l’officina meccanica ed il revamping. Nel 2018 a Flumeri sono stati prodotti solo 8 autobus. Un dato
inaccettabile. Da quest’anno si invertirà immediatamente la rotta. Nel 2019 contiamo di realizzare 51 autobus a Flumeri e circa 100 a Bologna. Nell’arco di 3 anni la produzione verrà fatta rientrare completamente in Italia. Il Governo, inoltre, ha stanziato 3,7 miliardi di euro per la mobilità pubblica e nel CdA di Industria Italiana Autobus è entrato un uomo di Invitalia. Ci sono tutte le condizioni per appianare gli ultimi debiti e ripartire con forza. In questi mesi tutte le vecchie forze politiche non hanno fatto altro che attaccarci.
Abbiamo risposto con i fatti. Stiamo risollevando uno stabilimento che era destinato a morte certa.Chi pensava di chiudere la vicenda a “tarallucci e vino” con accordi sindacali a ribasso fatti per accontentare qualche imprenditore volpone
ha sbagliato di grosso. Stiamo lavorando con grande entusiasmo per risolvere i problemi accumulati in decenni di mal governo. Ultimo tassello è la scelta del partner privato che per entrare dovrà mettere subito sul piatto 9 milioni di euro. Chi ci ha preceduto ha regalato soldi ai privati, non chiediamo serietà e voglia di investire. So per certo che nonostante questi numerosi dati di fatto, oggettivamente positivi, i vecchi centri di potere continueranno ad attaccarci. Per loro andava bene svendere lo stabilimento e ricavare qualche favore personale, come accaduto nel 2014. Le proposte serie, invece, chissà perché, vengono sempre criticate da lorsignori. Il Movimento 5 stelle, va avanti e prosegue dritto. Ringrazio pubblicamente Luigi Di Maio perché se oggi siamo al tavolo è solo ed esclusivamente merito suo. Ringrazio l’ad Antonio Bene per la trasparenza e la praticità con cui ha parlato agli operai.