Il brand Sannio Falanghina sbarca in Canada.

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Promuovere ed accreditare in Canada il brand “Sannio Falanghina”, utilizzando l’importante riconoscimento europeo assegnato da Recevin per stimolare l’enoturismo, destagionalizzando la proposta della valle del vino, e per incrementare le vendite.
Un vino che già fa registrare numeri record. Basta pensare che la provincia di Benevento produce da sola l’80% della Falanghina distribuita in tutto il mondo.

L’ambiziosa partnership siglata oggi a Guardia Sanframondi (BN) tra la Capitale europea del Vino 2019 e il Paese del Nord America, quinto mercato di sbocco di calici made in Italy, rilancia la Falanghina sul mercato internazionale.

“Abbiamo gettato le basi di una più ampia collaborazione – spiega Floriano Panza, sindaco di Guardia Sanframondi e coordinatore di Sannio Falanghina – nel breve termine puntiamo a far conoscere sul mercato canadese non solo il nostro vino ma anche le bellezze paesaggistiche dei nostri borghi, già apprezzati da un numero sempre maggiore di stranieri. Solo a Guardia Sanframondi negli ultimi anni hanno chiesto la residenza 250 stranieri, tra scozzesi, canadesi e sudafricani, vale a dire il 5% della popolazione. E sono 120 le abitazioni già acquistate da turisti stranieri. In prospettiva, l’obiettivo è fare in modo che il nostro vino venga scelto dal Canada all’interno dei prodotti da importare dall’Italia”.

Una partnership nel segno di Bacco, dunque, che sarà rafforzata il prossimo 20 giugno in occasione della Festa nazionale del Québec, quando la delegazione di Sannio Falanghina sarà ospite d’onore dell’Ambasciata del Canada a Roma.
“Il ‘Welcome to Sannio Falanghina’ – afferma l’assessore al Turismo Morena Di Lonardo – rappresenta un modo per fare del vino uno strumento di promozione territoriale, contribuendo ad accrescere la visibilità del Sannio nei Paesi dove già si registra una significativa importazione di vini locali. Un viaggio di scoperta, dunque, che diventa anche occasione per la conoscenza delle bellezze artistiche, architettoniche e paesaggistiche del nostro antico borgo e del territorio sannita in generale”.
Presenti a Guardia anche la delegata del Québec in Italia, Marianna Simeone, ed il presidente della Federazione delle associazioni che collegano la Regione Campania al Canada, Anna Maria Buondonno Maturi.
“Nel mio ruolo di massimo rappresentante del Governo del Québec in Italia – commenta Marianna Simeone – mi riempie il cuore di gioia poter constatare la grande crescita e lo sviluppo dei borghi del Sannio, luogo a cui sono particolarmente legata per una serie di motivi, innanzitutto familiari, viste le mie radici sannite ed i legami affettivi che mi tengono stretta al territorio”.

E’ un vero e proprio distretto del vino, quello del progetto Sannio Falanghina, che comprende 24 territori sanniti e rappresenta la locomotiva della Campania.
“I sanniti in Canada conservano un attaccamento nostalgico ed affettivo verso la terra di origine e sentono forte il sentimento di appartenenza alle proprie radici – dice Anna Maria Buondonno Maturi – nel corso degli anni hanno contribuito allo sviluppo del Paese: si sono fatti promotori della diffusione dei nostri prodotti tipici e, in molti casi, si sono realizzati come imprenditori nei più svariati settori dell’industria, del commercio, della ricerca scientifica. Rappresentano, inoltre, una risorsa preziosa anche dal punto di vista turistico, promuovendo la riscoperta dei propri luoghi di origine e stimolando le nuove generazioni che, per la prima volta, possono avere la possibilità di conoscere le proprie radici familiari e culturali”.

Le cifre di Sannio Falanghina parlano da sole: 12 mila ettari di vigneto, la più estesa area vitivinicola della regione; 3 denominazioni di origine ed 1 indicazione geografica per più di 60 tipologie di vini; il 50% dell’intera produzione vitivinicola regionale, con oltre la metà del vino campano tutelato da denominazioni di origine; 10mila aziende impegnate nella produzione di uva; oltre 100 imprese che vinificano ed etichettano; 160 cantine con circa 2.500 lavoratori, senza considerare l’indotto; 2 milioni di euro destinati alla promozione, oltre agli investimenti già annunciati dal governatore campano Vincenzo De Luca; la più importante realtà cooperativa della Campania ed una delle principali del Mezzogiorno, la Guardiense, con 1.000 soci, circa 140 mila ettolitri di vino prodotti annualmente, 5 milioni di bottiglie vendute in Italia e nei principali mercati internazionali.

 

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