La parola Giglio significa “Offerta di primizie” ed intorno ad esso, s’intrecciano i valori dell’amicizia a quelli del retaggio culturale. Nel lontano passato, le primizie dei frutti ricavati dalla terra erano offerti in segno di devozione e di culto, perciò il Giglio non era altro che una particolare confezione, un modo caratteristico di presentare il dono. La tradizione popolare la associa con un ex-voto realizzato dai contadini in onore di San Rocco, il cui culto è documentato, a Flumeri, fin dalla fine del XVI secolo. Inizialmente l’ex voto era costituito da semplici mazzi di spighe che venivano legati intorno a un’asta di legno ed aveva carattere individuale. Nella seconda metà dell’Ottocento si passò alla realizzazione di offerte collettive e ogni contrada del paese cominciò a realizzare il proprio carro. Agli inizi del Novecento si cominciò ad assemblare un unico manufatto di grano, simbolo dell’unità della comunità, che aveva la forma di grande albero di Natale issato su di un carro agricolo che veniva poi trainato da buoi. Fra il 1968 e il 1972 i falegnami Nicola Giacobbe, Rocco Del Sordo e Rodolfo Mandarino modificarono la struttura della macchina devozionale nella forma attuale, sostituendo inoltre i buoi con un trattore che assicurava maggiore sicurezza e stabilità.
Attualmente è un obelisco piramidale alto circa 30 metri, rivestito da pannelli decorativi in grano e paglia artisticamente intrecciati dalle donne e dai giovani.
Saluti
ANGELO LANZA
Sindaco Comune di Flumeri
SILVANO CIRIELLO
Priore Confraternita di S. Rocco
CLAUDIO LETTIERI
Parroco di Flumeri
Interventi:
I MAESTRI DEL GRANO
Tradizioni tramandate da generazioni
GIUSY GIUGLIANO
EMILIA TARANTINO
Docenti Ist.Comprensivo B.Croce, Intrecciatrici spighe di grano
PALIO DEL GIGLIO
Rocco Fortunato – La Carretta
Gerardo Colella, Antonio Fiore, Maria Rosaria Iorillo – La Puca Nera
Luigi Tarantino – La Ruota
Allyson Morra – La Spiga
Vittorio Albanese – Curmo D’Oro
MARCELLO LANZA
Ingegnere
LUIGI ANZALONE
Docente di Filosofia, Scrittore, Politico
Modera:
SILVIO SALLICANDRO
Editore, Docente di Letteratura Italiana
Conclusioni
MARIA ROSARIA DI PAOLA
Fondazione Amedeo Iorillo
Il convegno “ Il Giglio di Grano, tra sacro e profano, cultura e società delle varie epoche attraversate dal Giglio, dal medioevo ad oggi.” è parte del progetto “ Legàmi”.
La Fondazione Amedeo Iorillo Ets, con il progetto Legàmi entra a far parte del Piano di Promozione Culturale 2023 della Regione Campania. Progetto finanziato con DGRC n.83 del 28/2023 , L.R. n. 7/2003 contributi per la “promozione e valorizzazione della cultura”.
In onore del centenario della nascita di Italo Calvino, Legàmi vuole trarre ispirazione da esso nel creare una collana di fiabe , narrazioni che ruotano intorno alla realizzazione del giglio di grano di Flumeri, attraverso gli occhi e le rappresentazioni dei bambini, nel raccogliere le testimonianze dei loro genitori, dei loro nonni e della loro passione per la tradizione popolare. Affiancare i racconti un premio alla critica e il tutto condito da fotografie che ne raccontano tale percorso. Il futuro di una piccola comunità è parte integrante di un’idea di futuro dell’identità culturale, fieri del loro passato e delle loro tradizioni.
Il progetto “Legàmi” oltre ad essere un progetto di valorizzazione, promozione e riscoperta del patrimonio artistico e delle tradizioni della Campania, è un mero progetto esemplare di “RINASCITA DEL TERRITORIO” per le nuove generazioni. Evidenziando il ciclo della tradizione e cercare, attraverso i racconti e spunti narrativi dei bambini, di spiegare la ragione dell’esistenza della tradizione della tirata del Giglio. L’uomo è un tutt’uno con la sua terra e con le sue tradizioni.