Il tradizionale rito del Solco di San Michele a Sturno.

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Venerdi 28 all’Auditorium Comunale di Sturno si è tenuto il convegno sull’antica tradizione del “Solco di San Michele”, ossia dell’aratura che ogni anno viene eseguita dai contadini per tracciare una linea scavata nel terreno da un punto dei comuni limitrofi fino al paese di Sturno, all’altezza della Chiesa dedicata al santo.

La manifestazione molto sentita tra gli sturnesi, si aggiudicato il riconoscimento regionale. Vinto infatti il POC 2014-2020 per un importo di circa cinquantamila euro. “L’iniziativa è stata realizzata con i Comuni di Frigento, Castel Baronia e Melito Iprino (Sturno capofila) – dichiara il sindaco di Sturno Vito Di Leo e prosegue – vogliamo trasmettere ai giovani le nostre tradizioni, il nostro passato”.

Per la festa di San Michele del 29 settembre, sono stati tracciati cinque solchi. “Si tratta di una sorta di ringraziamento di origine contadina. Ringraziamento per il raccolto fatto nell’anno e un augurio di buon annata per le successive stagioni”, dichiara Di Leo.

Visti da lontano questa sorta di canali stretti realizzati da agricoltori si caratterizzano per la precisione lineare e ben fatta. Un disegno preciso su zolle di terra fertile. Come da caratteristica dei cittadini sturnesi: ordine e minuziosità in ogni azione. Una cultura che si caratterizza per l’attenzione alle piccole cose. Ben fatte. In occasione della festa del protettore di Sturno, i bambini saranno “gli angioletti”. Indosseranno abitini il cui modello e colore è attribuito all’abito del Santo.

La tradizione del solco rimanda il pensiero a quella che è la “Linea Sacra di San Michele”. Si tratta di sette santuari, dall’Irlanda fino a Israele, uniti da una linea retta lunga oltre duemila chilometri e che taglia l’Europa collegando sette monasteri dedicati al Patrono della Polizia di Stato. Questa linea è una delle cosiddette ‘ley lines’ ossia delle linee rette che toccano punti importanti del mondo, posti considerati già in età preistorica di valore. Sono luoghi di alto simbolismo e spiritualità. I tre siti più importanti Mont Saint Michel in Francia, la Sacra di San Michele in val di Susa e il santuario di Monte Sant’Angelo nel Gargano sono tutti alla stessa distanza.

Il santo simbolo della lotta contro il male ha un forte seguito di fedeli nel comprensorio ufitano. L’appuntamento di venerdi a Sturno vedrà gli interventi del vicepresidente dell’Associazione Il Solco, Antonio Giso, di due scrittori e storici Michele Sisto e Giuseppe Vozza. Conclusioni affidate a Domenico Gambacorta presidente della Provincia e sindaco di Ariano Irpino. In apertura i saluti di Vito Di Leo, sindaco di Sturno, Carmine Ciullo primo cittadino di Frigento, Felice Martone a capo dell’amministrazione di Castelbaronia e Michele Spinazzola sindaco di Melito Irpino.

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