Immigrazione, Monsignor Aiello: accoglienza con coscienza.

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Il Vescovo di Avellino, monsignor Arturo Aiello, è intervenuto nel pomeriggio al convegno “Immigrazione e integrazione, il territorio irpino tra difficoltà e accoglienza” organizzato dalla nascente Cittadella della Carità della Caritas diocesana di Avellino.

Sollecitato dai cronisti presenti, Aiello non ha voluto esprimere giudizi in merito alle differenti posizioni politiche che, soprattutto in questi giorni di campagna elettorale, si registrano proprio sul tema dei migranti. Il Vescovo ha però indicato il suo pensiero: «Accogliere ed integrare, questa è la strada giusta perché un’accoglienza fatta senza coscienza, senza preparazione, senza servizi, può generare effetti negativi».

In merito al dilagare di sentimenti razzisti e contrari all’accoglienza, Aiello ha evidenziato «i sentimenti di contrarietà crescono nella misura in cui si creano scontri. Bisogna educare mettendo l’altro in condizioni di essere a suo agio, e dunque riconoscibile come essere umano. Uno degli aspetti positivi dell’accoglienza è il dono che si riceve, perché un ospite è sempre un potenziale portatore di arricchimento. Non si può chiamare in causa la globalizzazione solo quando torna a nostro vantaggio».

Sui ritardi che si registrano in città, con l’adesione del Comune capoluogo al programma Sprar che però, ad oggi, è ancora lontano dall’essere concretamente realizzato, il Vescovo chiarisce «non faccio valutazioni su istituzioni diverse da quella che umilmente rappresento. Ciascuno deve dotarsi degli strumenti che la legge prevede. Posso dare risposte per quanto riguarda la Chiesa, impegnata in questo momento sul piano dei centri d’ascolto rispetto ai quali sto caldeggiando corsi di alfabetizzazione linguistica, perché la lingua è il primo strumento di integrazione. C’è poi da affrontare l’aspetto della casa e del lavoro, che però riguardano competenze altrui».

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