Si è tenuto a Palazzo Santa Lucia (Regione Campania) l’incontro tra il Presidente Vincenzo De Luca e il Sindaco di Avellino Paolo Foti accompagnato dall’assessore ai Fondi europei Arturo Iannaccone.
Un incontro molto cordiale nel quale il Sindaco Foti ha illustrato l’iniziativa di ieri sull’Area Vasta con i 24 Comuni irpini.
Il Presidente De Luca ha molto apprezzato il progetto che consentirà una programmazione più efficace anche da parte della Regione Campania soprattutto sulle politiche di sviluppo ed orientate ai giovani. Il Sindaco Foti ha esposto le priorità su cui ha chiesto la piena collaborazione di Palazzo Santa Lucia: la bonifica dell’Isochimica, l’elettrificazione dell’Avellino-Salerno e il raddoppio della superstrada. Il Primo cittadino ha inoltre invitato il Presidente della Regione a recarsi quanto prima ad Avellino. De Luca ha assicurato che tra fine settembre ed inizio ottobre sarà nel capoluogo irpino sia per visitare l’area dell’ex stabilimento dell’Isochimica e sia per partecipare all’incontro sull’Area Vasta di Avellino con i Sindaci.
“Come Sindaco della città di Avellino sento il dovere di sollecitare un intervento deciso della Regione Campania in merito a quello che considero uno scempio consumatosi per 30 anni ai danni della nostra comunità. La vicenda dell’ex Isochimica resta – nonostante i progressi fatti negli ultimi due anni, che hanno riguardato operazioni di messa in sicurezza del sito e di salvaguardia della salute pubblica – una ferita sanguinante che ora è necessario chiudere. Una volta per tutte”.
Inizia così la nota che il Sindaco Paolo Foti ha scritto e consegnato al Presidente della Regione Vincenzo De Luca che ha incontrato questa mattina a Palazzo Santa Lucia a Napoli.
Dopo l’assemblea pubblica dello scorso 31 agosto a Palazzo di Città tra Primo cittadino, Giunta, consiglieri comunali, mamme del Cocibis ed ex operai dell’Isochimica, l’Amministrazione intende accelerare per giungere all’esproprio dell’area dell’ex Isochimica e per completare le successive operazioni di bonifica del sito di Borgo Ferrovia.
Nella missiva che il Sindaco Foti rivolge al Presidente De Luca viene ripercorso tutto il lavoro che l’Amministrazione comunale ha effettuato negli ultimi due anni e che hanno riguardato la messa in sicurezza e le azioni volte alla salvaguardia della salute dei cittadini residenti nei pressi dell’area.
“A luglio – scrive il Primo cittadino – è stata indetta la gara d’appalto per l’esecuzione e l’attuazione del Piano di Caratterizzazione Integrativo dell’ex stabilimento industriale dell’Isochimica. Una volta eseguiti i lavori di caratterizzazione per l’individuazione certa delle zone del sottosuolo contaminate, sarà possibile procedere alla seconda fase della progettazione della bonifica, che richiederà – come per l’intervento di rimozione dei cubi in cemento amianto – l’impiego di ingenti risorse per il cui reperimento il Comune di Avellino richiamerà alle proprie responsabilità tutte le Autorità istituzionali competenti, a partire da quelle nazionali, operando costantemente nell’ottica della concertazione e del coinvolgimento dei cittadini. Nell’ottobre 2014, la Regione Campania ed il Comune di Avellino hanno condiviso, e sottoscritto, un Accordo di Programma nell’ambito del quale il Comune, in veste di soggetto attuatore, si faceva carico di porre in essere tutte le procedure e la attività necessarie e la Regione Campania si impegnava a reperire le risorse finanziarie per la realizzazione dei progetti di messa in sicurezza, caratterizzazione e bonifica dell’area Ex Isochimica. Inoltre, la Regione stanziava 1 milione e 600 mila euro per i suddetti interventi di caratterizzazione e messa in sicurezza che l’Amministrazione Comunale sta attuando e che intende portare a termine nel più breve tempo possibile. In particolare – prosegue il Sindaco Foti – il Comune ha affiancato l’Istituto Superiore di Sanità nel monitoraggio periodico, con modalità SEM (Microscopia elettronica a scansione), delle fibre di amianto aerodisperse. I monitoraggi sono terminati, siamo ora in attesa dell’elaborazione dei dati da parte dell’I.S.S. Ci stiamo inoltre adoperando per la predisposizione del progetto esecutivo, per lo smontaggio e trasporto a discarica dei due silos presenti nell’ex sito industriale. Stiamo predisponendo ancora un ulteriore intervento per il mantenimento della messa in sicurezza d’emergenza con una specifica azione sui cubi e le aperture dei capannoni. Inoltre si sta procedendo alla quantificazione dell’importo necessario per la rimozione dei rifiuti superficiali (cubi, impianti, rifiuti vari, ecc.) che porterà alla bonifica dell’area superficiale. Si tratta di operazioni – chiarisce il Sindaco – che questa Amministrazione comunale sta svolgendo di concerto con altri Enti, Asl e Arpac su tutti, e che intende proseguire con la convinzione di poter contare su un impegno serio e risolutivo da parte della Regione Campania e del Suo Presidente”.
Il Primo cittadino sollecita inoltre il Presidente De Luca al fine di promuovere tutte le attività necessarie al riconoscimento di un trattamento pensionistico in favore degli ex operai Isochimica, esposti inconsapevolmente per anni all’amianto.
“La battaglia degli ex dipendenti Isochimica prosegue da anni ed è tempo di dare loro finalmente delle risposte concrete. La norma a cui si potrebbe far riferimento, tenuto conto della particolarità della situazione, potrebbe essere (con opportune integrazioni ed interventi del Governo) una sezione dedicata nel Fondo residuale istituito con decreto del Ministero del Lavoro il 07/12/2014 e previsto dalla Riforma del Lavoro Fornero. La caratteristica particolare potrebbe far riferimento (per le esigenze che si dovrebbero riscontrare di lavoratori affetti da patologie gravi) alle modalità di accompagnamento alla pensione costruite per i dipendenti del Gruppo FS (circolare INPS 78 del 06/06/2011). Appare evidente che il percorso è da costruire, ma tenuto conto della gravità, della disponibilità economica e delle responsabilità in qualche modo riconducibili anche al Gruppo FS, un combinato disposto tra le due norme forse potrebbe costituire la soluzione, che se accompagnata dal sostegno dei Governi locali e nazionale potrebbe vedere proprio presso l’INPS una modalità di accesso a prestazioni straordinarie utilizzando il fondo già istituito per altre realtà che non hanno altri strumenti di sostegno, un po’ come gli ex lavoratori dell’Isochimica”.
Nel corso dell’incontro odierno il Sindaco Paolo Foti ha informato il Presidente De Luca sulla volontà, chiaramente espressa nell’incontro di ieri con 24 Comuni irpini, di costituire l’Area Vasta di Avellino. “Questa è, e sarà una grande sfida – ha ribadito il Primo cittadino – che vedrà la città capoluogo capofila e promotore, alla guida di un processo che porterà alla formazione di una Avellino che così si candida ad essere la terza città della Campania. Sono convinto che solo così, con una programmazione congiunta con gli altri comuni limitrofi, Avellino riconquisterà quel ruolo di centralità nella guida dei processi, e sarà veramente e pienamente Capoluogo. In tale contesto, la nuova Programmazione europea 2014-2020 deve divenire lo strumento che, superando le barriere dei confini amministrativi, offre ai territori l’opportunità di affrontare le dicotomie tra le aree di concentrazione dello sviluppo e delle attrattività e le aree della marginalità sociale e del degrado urbano, riposizionandone le prospettive di rigenerazione fisica, economica e sociale all’interno di una scala territoriale di Area Vasta”.
È chiaro in tal senso che l’obiettivo dell’Amministrazione comunale cittadina è sviluppare il tema della “Città Capoluogo di 130.000 abitanti”, ovvero quel progetto integrato che potrà finalmente consentire alla città di Avellino di fare un salto in avanti, dando una vera e concreta prospettiva a questo territorio, che troverà nelle singole identità delle municipalità coinvolte la sua grande forza ed originalità. In tale direzione sarà necessario avviare azioni congiunte mirate ad uno sviluppo sociale, infrastrutturale, culturale, economico ed ambientale sostenibile della collettività, evitando frammentazioni di iniziative pubbliche e private avulse da un disegno unitario di area e/o di sistema locale di sviluppo.