Unire specifiche competenze per offrire servizi sanitari di eccellenza. Grazie alla collaborazione tra Azienda ospedaliera “Santobono-Pausilipon” di Napoli e “San Giuseppe Moscati” di Avellino è stato attivato un ambulatorio per la tutela della salute riproduttiva dei pazienti oncologici di età pediatrica e adolescenziale. Si tratta, come sottolineato dal Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intervenuto ieri alla cerimonia inaugurale, di «un progetto di grande civiltà e umanità, frutto di una sinergia tra esperienze di avanguardia che vengono estese ad altri territori, con spirito di collaborazione e aiuto reciproco».
Il nuovo servizio è stato avviato all’interno del Dipartimento di Onco-ematologia Pediatrica del Santobono, diretto da Giuseppe Menna: qui gli specialisti dell’Unità operativa di Fisiopatologia della Riproduzione dell’Azienda “Moscati”, diretta da Cristofaro De Stefano, garantiranno una costante consulenza ai pediatri che hanno in cura i piccoli pazienti oncologici, a completamento e integrazione dei percorsi di crioconservazione delle cellule riproduttive per la preservazione della fertilità. I casi specifici di malati oncologici di età compresa tra i 6 e 21 anni che rischiano la perdita della futura capacità riproduttiva a causa di interventi chirurgici invasivi o di chemioterapie saranno trattati presso l’Azienda Moscati, hub regionale per la oncofertilità.
«Come evidenziato dal Governatore – afferma il Direttore Generale dell’Azienda Moscati, Renato Pizzuti – il centro di Procreazione Medicalmente Assistita del Moscati è un punto di riferimento importante per le coppie che non vogliono rinunciare alla genitorialità. L’aver inserito, all’interno del percorso terapeutico dei giovani in cura presso il Santobono, un fondamentale tassello relativo alla tutela della capacità riproduttiva rappresenta davvero un grande passo in avanti nella direzione di un’assistenza sempre più all’avanguardia». Entusiasta del lavoro sinergico tra gli specialisti delle due Aziende anche il Direttore Generale del Santobono-Pausilipon, Rodolfo Conenna: «L’ambulatorio per la tutela della salute riproduttiva dei giovani pazienti oncologici – evidenzia – va a potenziare ulteriormente il percorso diagnostico-terapeutico dei nostri assistiti, garantendo una presa in carico del paziente che tenga conto di tutte quelle problematiche, non solo presenti ma anche future, che possono derivare dalla malattia. La collaborazione tra strutture dotate di specificità di rilievo nazionale senza dubbio dà un valore aggiunto a tutte quelle professionalità che concorrono a migliorare la qualità dell’assistenza ospedaliera».