Investire sulla comunicazione culturale e fare rete: Mauro Felicori per “Irpinia Madre Contemporanea” racconta l’esperienza della Reggia di Caserta.

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La ricetta per il recupero e la valorizzazione dei beni culturali in chiave turistica passa attraverso un intero territorio. È questa la visione del direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori; strategia esposta durante la lectio “Beni culturali e sviluppo territoriale” al Castello Ruspoli di Torella dei Lombardi venerdì 16 dicembre nell’ambito del festival artistico e culturale “Irpinia Madre Contemporanea”. Per far sì che i visitatori si fermino a esplorare un territorio per più di un giorno è necessario dimenticare le cattedrali nel deserto e fare rete, presentando un’offerta turistica che comprenda i territori circostanti.

 

“È indubbio che un bene culturale di grande prestigio possa agevolare la promozione di un’area, ma si può ragionare anche a livello di offerta dell’intero territorio – ha detto Felicori – costruendo itinerari, legati per esempio al turismo del paesaggio, ai castelli oppure alle strade del vino, coinvolgendo gli eccellenti produttori vitivinicoli irpini; o ancora, scommettere sulla pista dell’arte contemporanea. C’è bisogno di riflettere insieme, di costruire una rete per legare le varie realtà individuando caratteri di rarità o addirittura di unicità e puntare su questi aspetti. Efficienza, competenza e ambizione devono essere supportate da investimenti sul piano della comunicazione culturale”.

 

Trasferitosi in Campania dalla sua Bologna, Mauro Felicori da un anno dirige la residenza reale più grande al mondo, passata dai 490mila visitatori del 2015 ai 650mila del 2016, con un aumento del 35 per cento. Durante l’incontro ha raccontato qual è il suo modello di organizzazione, come ha ridistribuito i compiti e ha potenziato la comunicazione; oltre alla gestione della Reggia ha esplorato e continua a coinvolgere le terre vicine con l’intento di dar vita a una rete museale del Sud.

 

Si è parlato di un tema di fondamentale importanza per l’Irpinia e in generale per il nostro Paese: il ruolo strategico acquisito dal patrimonio culturale nelle politiche di sviluppo sostenibile e, quindi, il valore assunto dalla cultura quale fattore di confronto, dialogo, scambio di idee oltre che come strumento di promozione dell’immagine dell’Italia nel mondo.

 

“Irpinia Madre Contemporanea” attraverso il dibattito pubblico nazionale vuole dare un contributo fattivo sul piano locale, indicando le strategie di rilancio della competitività territoriale attraverso l’attivazione dei potenziali di attrattività turistica, l’integrazione tra turismo e cultura e il potenziamento dell’offerta turistico-culturale.

 

Dopo aver coinvolto ospiti di grande prestigio come Eva Cantarella, Pierluigi Battista, Gaetano Cappelli, Marco Berrini, Nunzio, Lina Sastri e Marcello Sorgi, il Festival proseguirà fino a gennaio 2017 in diversi comuni dell’Irpinia con altre importanti presenze: Maurizio De Giovanni, Simon Gerald Place, Franco Roberti, Peppe Barra.

 

Mauro Felicori è nato a Bologna, dove si è laureato in Filosofia: si è poi specializzato in Economia della cultura e Politiche culturali, affermandosi come uno dei più importanti manager culturali italiani. Prima di essere nominato direttore della Reggia di Caserta, è stato direttore del dipartimento Economia e Promozione della Città di Bologna, dirigendo in precedenza l’area Cultura, l’istituzione Musei civici, l’istituzione Biblioteche civiche e il settore Cultura e Rapporti con l’Università. Docente di Gestione e organizzazione delle Imprese culturali dell’Università di Bologna, è autore di numerose pubblicazioni in materia.

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