Diminuisce il numero di imprese artigiane straniere presenti in provincia di Avellino (rientrano in questa definizione le imprese individuali il cui titolare sia nato in un paese estero, ovvero le società di persone in cui oltre il 50% dei soci sia costituito da persone nate in un paese estero). A dicembre 2016 si registra una riduzione del 6%, rispetto all’anno precedente, tanto da far scendere la provincia al 91esimo posto della graduatoria nazionale su un totale di 105.
Sono complessivamente 509 le imprese artigiane attive in Irpinia. Di cui, 120 nel settore Manifatturiero, 167 nelle Costruzioni, 33 nei Servizi alle imprese, 186 nei Servizi alle persone e 3 per le Altre attività. “Il 36,5% delle imprese artigiane irpine che si occupano di servizi alle persone sono straniere – spiega il presidente di Confartigianato Avellino, Ettore Mocella -. Un dato che attesta l’Irpinia all’undicesimo posto nella classifica nazionale per quanto riguarda questo settore specifico”. Il presidente di Confartigianato Avellino pone in risalto anche un altro aspetto: “La provincia di Avellino in relazione alla dinamica nazionale è in controtendenza. In Italia, aumenta il numero di imprese artigiane straniere, sul nostro territorio, invece, si è verificata una diminuzione”.
In Italia, nel 2016, le imprese artigiane straniere crescono dell’1,5% rispetto al 2015, pari a 2.659 unità in più. Nel dettaglio la crescita più intensa è il +5,6% delle Altre attività (69 unità in più), il settore con meno imprese artigiane straniere, ma il dato più significativo è l’aumento del 5,3% osservato nei Servizi alle persone (1.204 unità in più), seguiti dai Servizi alle imprese con il 4,8% (922 unità in più) e dal Manifatturiero con il 2,0% (603 unità in più). Per il principale settore, le Costruzioni, si rileva una sostanziale stabilità (-0,1%, pari a -139 unità in meno). A livello territoriale gli aumenti più intensi sono quelli di Basilicata (5,0%), Calabria (4,7%), Valle d’Aosta (4,4%), Campania (4,1%) e Molise (3,2%) mentre si osservano delle diminuzioni nelle Marche (-1,2%), in Abruzzo (-0,9%) ed in Puglia (-0,6%). Alla fine del 2016 le imprese artigiane a conduzione straniera registrate sono 182.438 e oltre i tre quarti (77,0%) si concentra in sei regioni: la Lombardia conta quasi un quarto (24,1%) di queste imprese (43.904 unità), seguita dall’Emilia-Romagna con il 13,3% (24.336 unità), Toscana con l’11,5% (20.961 unità), Piemonte con il 9,9% (18.137 unità), Veneto con il 9,6% (17.470 unità) e Lazio con l’8,6% (15.605 unità). La Campania, invece, è al posto numero 17 con 2.896 pari all’1,6%.
“La nostra associazione – conclude Mocella – garantisce il massimo supporto alle imprese straniere già attive o agli investitori di altri Paesi intenzionati a insediarsi nella realtà irpina. In questo senso, abbiamo svolto una serie di iniziative soprattutto nella fase di formazione e siamo al fianco degli imprenditori nel seguire l’iter tecnico-burocratico, che rappresenta ancora una delle voci più complicate per coloro che hanno voglia di fare impresa”.