Isochimica, smantellato il silos.

0
3175
Kyneticsocial agenzia web di Salerno specializzata nella gestione dei social network come Facebook, Instagram, Linkedin, acquista mi piace e follower italiani garantiti ed aumenta la visibilità dei tuoi social

Il silos dell’ex Isochimica è stato abbattuto. Le operazioni sono iniziate intorno alle 6.30 del mattino e terminate alle 11. Dieci gli operai della “Pmt Ecologia” che hanno lavorato sotto il sole cocente per mettere a terra la torre dei veleni, sotto la supervisione dell’assessore all’ambiente Augusto Penna e del responsabile del progetto di risanamento Michelangelo Sullo.

«Quello di oggi è un grande passo in avanti per la città di Avellino. Il silos più alto quello che svettava visibile da tutto Borgo Ferrovia non c’è più. Abbiamo abbattuto la bestia, grazie all’impegno e al lavoro costante di diverse persone, come l’architetto Michelangelo Sullo, il collega Porreca, i tecnici e gli operai della “Pmt Ecologia” e della “Vera Ecologia”, senza dimenticare l’impegno di Paolo Foti che potrà essere ricordato come il sindaco che ha bonificato l’Isochimica. Ringrazio anche il procuratore Rosario Cantelmo che ha “imposto” una nuova coscienza civica in questa città» commenta Penna.

L’assessore ringrazia anche chi «oggi ha trovato le condizioni per porre rimedio alle distrazioni del passato e le troppe persone che avevano sottovalutato l’onere della bonifica, sia all’interno delle istituzioni, sia chi ne condizionava le attività pur non facendone parte. La nuova coscienza ambientale e civile, scoppiata anche grazie all’azione costante di sollecitazione dei comitati di ex operai e cittadini, è stata da pungolo per tutti».
Ora bisogna pensare al futuro. «Il prossimo passo è smaltire il silos, che chiuderà definitivamente l’appalto da un milione di euro. A settembre- aggiunge Penna- inizieremo con la grande bonifica definitiva di quest’area, che prevede l’abbattimento dei capannoni e lo smaltimento e recupero di tutti i cubi in cemento e amianto. Il progetto preliminare è stato approvato a gennaio dalla giunta e finanziato con fondi regionali e nazionali».
Unica nota negativa la mancata risposta «chiara e soddisfacente da parte dell’Arpac. Per questo a settembre avvieremo l’ufficio di progettazione solo insieme all’Istituto Superiore di Sanità e il Centro grandi rischi dell’Università di Napoli e Salerno».

E sulla destinazione d’uso del sito, dopo il risanamento, Penna chiarisce: «Ad oggi compiuto un grande passo in avanti, i silos e i trenta cubi già smaltiti, erano ormai in un condizione di degrado che minava la sicurezza ambientale. Questa area va portata a nuova vita, ma non tocca all’assessore all’ambiente la destinazione futura. Non appena redatto il progetto definitivo attiveremo immediatamente il lotto per la messa a discarica di tutti i cubi (circa 450 ndr.), poi successivamente abbatteremo i capannoni».

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here