La cultura come farmaco, webinar a Pietraroja.

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“Il welfare è un motore che può, costruire e sviluppare energie utili a costruire una struttura sociale inclusiva. Siamo abituati a parlare di politiche sociali pensando ai bisogni primari, ma, non è meno importante pensare che le persone debbano star bene anche associando il welfare alla cultura e, in un momento in cui la Regione Campania deve programmare fondi per la next generation, si dia respiro a tutte le attività che partiranno da queste risorse”.

E’ il messaggio di apertura dell’Assessore all’Istruzione, Politiche Giovanili e Politiche Sociali della Regione Campania, Lucia Fortini, in occasione del seminario “WELFARE CULTURALE”, cultura, salute e benessere, rimodulato in webinar alla luce dell’emergenza COVID-19″ organizzato dalla cooperativa Eco di Sofia Flaùto e moderato dal presidente dell’Ente Geopaleontologico di Pietraroja di Benevento, Dirigente Settore Cultura Comune di Benevento, Gennaro Santamaria.

Approcciarsi alle forme dell’arte e della cultura nobilita l’animo delle persone e, secondo un rapporto dell’Oms che raccoglie 3000 studi in 900 pubblicazioni l’arte, la cultura l’esposizione alla bellezza hanno un impatto positivo sulla longevità e la salute fisica e mentale. In particolare, ha sottolineato il professor Enzo Grossi, docente di cultura e salute presso l’Università degli Studi di Torino – Facoltà di Medicina, “chi ha intensa partecipazione culturale con 80 occasioni di ingaggio l’anno guadagna dai 10 a 15 anni di vita ed è protetto da Alzheimer e cancro delle malattie degenerative”. La crescita di filoni di ricerca scientifica riguardanti il modello biopsicosociale, il benessere, la bellezza, lo stress, hanno reso sempre più correlato il nesso causale tra arte, cultura e salute. “Grande possibilità di ausilio si ha in aree dove non ci sono farmaci, come l’autismo e l’alzheimer dove l’art therapy è importante” prosegue Grossi che ricorda l’uso della musica a scopo analgesico o le teorie di psicologia ambientale che hanno ispirato gli interventi sugli ospedali di Mestre o di Firenze.

La provocazione del professor Pierpaolo Forte, Professore ordinario di Diritto Amministrativo dell’Università del Sannio (BN); è quella di come scegliere l’arte, ricordando la legge 717 che prevede il principio secondo il quale il “2 per cento” delle somme destinate alla costruzione di “edifici pubblici”, deve essere destinato obbligatoriamente “all’abbellimento di essi mediante opere d’arte”. “Legge arretrata perché percepita come fornitura di decoro”. Ma Tutta l’arte può essere utilizzata come benessere? Necessario per il professor Forte che operatori sanità e mondo della cultura acquisiscano competenze su entrambe le conoscenze.

Da qui la testimonianza del dottor Federico Russo, Medico Psichiatra e Psicoterapeuta dirigente UOC ASL Roma 1, che ha tradotto la teoria in esperienza pratica con la creazione de “Lo Spiraglio”, film festival della Salute Mentale, oppure le guide all’opera d’arte che venivano dalla riabilitazione psichiatrica. “Il cinema – sottolinea – racconta meglio di quanto facciamo noi psichiatri la salute mentale perché si basa sull’esperienza pratica”

Gianluca Lioni, portavoce del Ministro dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, ha auspicato “maggiori scambi tra politiche culturali e assistenziali, ambiti che talvolta camminano a compartimenti autonomi”, mentre la dottoressa Anna Maria Silvestri: Psicologa e Psicoterapeuta ASL NA2 NORD, ha auspicato come “questi interventi possano abbattere i costi dell’assistenza sanitaria agganciandoli a interventi ugualmente terapeutici e pensando alle spese degli psicofarmaci”

“L’obiettivo del Webinar – sottolinea Sofia Flaùto – è quello di creare, in sinergia con i grandi professionisti coinvolti, delle linee guida che conducano ad un protocollo operativo comune e condiviso, tra le politiche sociali e gli organi meritevoli del terzo settore, del mondo accademico e della ricerca, dell’associazionismo e del privato sociale profit e non profit, che contempli la fruizione e la produzione della cultura come intervento essenziale da garantire a coloro i quali sono eleggibili ai livelli essenziali di assistenza, quali anziani e disabili di ogni età. In altri termini, prevedere tra gli interventi principali da assicurare per i servizi alla persona, le visite nei luoghi di interesse culturale, la fruizione della cultura popolare e locale (partecipazione a sagre, feste), la creazione di “spazi dedicati al tempo” territoriali. Tali interventi potrebbero evolvere dalla condizione di essere opzionali e migliorativi di un servizio, all’essere essenziali al benessere della persona/utente. Inoltre, attenendosi al “cuore” della Cooperativa, per permettere una fruizione quanto più completa possibile del webinar, anche a chi è affetto da sordità, abbiamo deciso di coinvolgere un’interprete LIS durante tutta la durata del Webinar”. (ANSA)

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