Labe, laboratorio di ricerca, animazione e comunicazione sull'emigrazione in Alta Irpinia a Sant'Angelo dei Lombardi.
Proseguono le attività del Labe, il laboratorio di ricerca, animazione e comunicazione sull’emigrazione in Alta Irpinia.
Il progetto voluto dal Comune di Sant’Angelo dei Lombardi, in collaborazione con il Gal Cilsi e l’As.For.In. si avvale del coordinamento scientifico di Toni Ricciardi, storico delle migrazioni presso l’Università di Ginevra.
Il gruppo di lavoro coordinato da As.For.In. impegnato nelle attività laboratoriali di ricerca, animazione e comunicazione sull’emigrazione in Alta Irpinia si avvarrà del coordinamento scientifico dello storico delle migrazionie ricercatore presso l’Università di Ginevra Toni Ricciardi, incaricato di guidare il processo di conoscenza e ricerca intrapreso dal team incaricato.
L’attività laboratoriale è un progetto promosso dal Comune di Sant’Angelo dei Lombardi, finanziato dal Gal Cilsi attraverso il Piano di Sviluppo Locale, Terre d’Irpinia Misura 41 – Sottomisura 413 (Linea strategica E)- Interventi 2.1.b – 2.2.a/2, e attivato in collaborazione con l’associazione per la Formazione e l’inserimento lavorativo (As.For.In.), che mira all’attivazione e gestione di seminari e laboratori formativi per la ricerca, la catalogazione, la produzione di materiali per l’allestimento di spazi espositivi e le relative attività promozionali e di comunicazione.
La realizzazione delle attività del laboratorio si muovono nell’ottica di conoscere e valorizzare il passato, ma anche di comprendere gli attuali flussi migratori nel Paese.
Il gruppo infatti è attualmente impegnato nel reperimento di materiali e testimonianze storiche che raccontano la vicenda migratoria. Oltre al coinvolgimento iniziale delle scuole in attività didattiche ed educative, i campi di ricerca si sono espansi agli anziani, agli artigiani e agli immigrati che oggi vivono l’Alta Irpinia. Non solo. L’attenzione è stata focalizzata sui centri di ricerca per la formulazione di una bibliografia di riferimento per affrontare lo studio dal punto di vista storico.
Ad oggi, il laboratorio ha già provveduto a catalogare un ampio materiale storiografico, come foto, cartoline e documenti che testimoniano una pagina di storia ancora sommersa nell’immaginario collettivo.
Tutto il materiale raccolto è in fase di catalogazione e digitalizzazione, al fine di costruire un archivio informatizzato che sarà fruibile e consultabile da tutti, da ogni parte del mondo grazie alla pubblicazione su un Portale web dedicato. Con la realizzazione di questo laboratorio si vorrà fornire uno spunto di riflessione ai temi che riguardano l’emigrazione/immigrazione, analizzando la complessità e l’importanza del fenomeno, attraverso le varie vicende geografiche, storiche e temporali.
Di particolare rilievo sono anche le interviste audio- video raccolte dal gruppo, sia ai protagonisti diretti che hanno raccontato esperienze e storie personali, sia ad amministratori che ad esperti di storia locale.
L’evento di chiusura e presentazione dei lavori è previsto per la prima decade di agosto, alla presenza di tutti i protagonisti del progetto, con un focus delle migrazioni, per sancire le fondamenta di uno spazio museale.
Si ricorda che l’attività laboratoriale è dinamica e aperta alla collaborazione di tutti. Chiunque sia in possesso di materiale divulgativo e fosse interessato a collaborare, è invitato a contattare il Gal Cilsi. Si rinnova pertanto, la richiesta di contributo alla raccolta di:
• Documenti originali (lettere, diari, memorie, testi, biglietti di viaggio, diari di viaggio, vaglia bancari, spartiti musicali, fatture commerciali, volantini politici, richieste per l’espatrio).
• E poi ancora: Libri (saggi, racconti, narrative, testimonianze, storie, favole); Filmati e fotografie (fotografie, cartoline illustrate, manifesti, volantini pubblicitari, filmati audio/video);
• Riviste d’epoca (giornali periodici, quotidiani, bollettini, ricettari);
• Documenti vari ( passaporti, certificati sanitari, certificati di nascita, documenti di viaggio);
• Oggetti vari ( oggetti personali, accessori abbigliamento, borse, cappelli, oggetti d’arredamento, bauli, valigie, strumenti musicali);
• Qualsiasi altro materiale che testimoni l’emigrazione irpina nel mondo.