Partenza col botto per l’associazione ”Nel segno dell’arte” che ha debuttato ufficialmente venerdi’ scorso con una serata d’onore al Bar Maracuja di Avellino. Un incontro dal titolo ”L’arte è amore” che ha segnato l’inizio delle attivita’ per la neonata associazione culturale giovanile nata da un gruppo di giovani laureati con l’obiettivo di lavorare nel campo della tutela, divulgazione e valorizzazione delle cose di interesse artistico e storico utilizzando la creatività e la cultura per scopi sociali e per un sano e costruttivo confronto motivando a una crescita collettiva e a comportamenti sociali ed istituzionali costruttivi.
A intervenire circa venti partecipanti chiamati a parlare di se’ e far conoscere la loro sensibilita’ e creatività.
La serata ha preso il via con i saluti della scrittrice Rosa Mannetta, del critico d’arte Stefano Orga, del sociologo Paolo Matarazzo, del giornalista Fiore Carullo e del giovane regista Dante Spiniello. L’evento è entrato nel vivo con la presentazione di alcuni libri e gli interventi di artisti e poeti. A fare da scenografia un’esposizione di opere d’arte di Gabriella Chiaradonna, Pellegrino Capobianco, Vincenzo Liguori, Lara Oliva, Katia Mercurio, Elisa Monica ,Lucio Biagio Spagnuolo, Francesco Roselli e Generoso Vella.
E’ piaciuta a tutti la riproposizione della storia di Paolo e Francesca, tratta dalla Divina Commedia di Dante e spiegata con grande chiarezza dal giornalista Michael Mambri ma è stato Marco Parisi ad aprire le porte del cuore e dei sentimenti con la lettura di alcuni passaggi del suo libro ”Hiperionidi , l’alba degli dei” seguito da Roberto Lombardi con la sua prima raccolta poetica ” Aria ” e dalla presentazione della silloge “I mirti ai lauri sparsi” di Roberta Attanasio e Salvatore di Marzo di Napoli.
La scrittrice Giuliana Caputo ha parlato , di arte come impegno serio e come strumento per comunicare e contrastare l’incomunicabilita’ dei nostri tempi mentre Paola Mannetta, Docente della Scuola d’infanzia, ha parlato di arte come espressione piu’ alta dello spirito umano.
Ilde Rampino, professoressa e scrittrice, ha messo in luce la sua esperienza di appassionata di poesia e letteratura e definito l’arte come pura emozione ed espressione dei sentimenti e, sul finale, Rosa Mannetta ha annunciato il suo prossimo libro, ” La’ dove nasce il sole”,un romanzo storico dagli anni Sessanta ai nostri giorni.
“L’arte deve servire a far riflettere, – ha dichiarato l’organizzatore e presidente dell’associazione Generoso Vella – a farci ritrovare la bellezza e attraverso essa, rispecchiarsi e vedere quel che siamo, quel che possiamo essere e diventare e avere come unico obiettivo, il dono della propria sensibilita’ e il rispetto della dignità e dei diritti dell’uomo. Chi fa arte assume un impegno e si carica di responsabilita’. Chi fa arte ha il doppio dovere di comportarsi onestamente e fare della vita un’opera d’arte è la cosa piu’ difficile del mondo per noi uomini troppo fragili, emotivi, insicuri, per capire quanto l’arte sia perfezione, eternità e bellezza e quanto sia complicato avvicinarsi a qualcosa di simile e talmente straordinario, com’è anche l’amore senza il quale l’arte non può esistere e con il quale genera un binomio inossidabile e stabile. L’arte è lo strumento per inseguire l’eternità e gode dell’opportunità di sopravvavivere, per lunghi secoli, alla morte degli artisti. Molti capolavori, di diverse epoche, sono oggi ancora integri e ben conservati e rivelano piu’ di tanto altro, momenti di vita, ideologie e pezzi di storia dell’umanità. Si ama per sempre ciò che ci serve, che ci è utile, che ci fa vivere bene e per questo motivo gli uomini scelgono l’arte, per non pretendere di essere ricambiati, implorati e per tale motivo l’arte diventa sentimento. Il vero amore non si sceglie, ti trascina , ti coinvolge e compito dell’arte è trainare verso la verità. Secondo il grande artista Henri Matisse, è l’amore all’origine di tutta la creazione e c’è bisogno di un grande amore, di una generosità smisurata e di un profondo spogliamento per la creazione di ogni singola opera d’arte”.