L’Associazione Pabulum al Vinarte di Salerno.

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L’iniziativa enoculturale promossa dall’associazione Salerno Attiva Activa Civitas, giunto alla nona edizione prevede un percorso che porterà il visitatore a porsi, partecipe e protagonista, tra opere d’arte ed eccellenze enologiche. La manifestazione è patrocinata dal Comune di Salerno, dalla Provincia di Salerno e dalla Regione Campania e si tiene presso il Museo Diocesano “San Matteo” di Salerno.

Tre i momenti culturali promossi domenica 6 maggio dall’Associazione Pabulum di Avellino.

 

Alle ore 17:30 il seminario moderato da Nunziante De Maio, Presidente Associazione Stampa della provincia di Salerno, “In vino veritas: storia, enogastronomia e letteratura medico-scientifica” con gli interventi di Katya Tarantino, biologa nutrizionista e Presidente Associazione Pabulum, Giulia Corrado, biologa nutrizionista, Graziella Di Grezia, Radiologo Senologo Dirigente Medico Ospedale “G. Criscuoli” di Sant’Angelo dei Lombardi (AV), Armando Cozzolino, Presidente Provinciale di Salerno del Segretariato Italiano Giovani Medici, Carmen Milone, biologa nutrizionista. Un seminario alla scoperta del vino nella splendida atmosfera del Museo Diocesano “San Matteo”. Una “full immersion” nella storia, nei segreti e nelle curiosità che rendono il settore vitivinicolo un mondo tutto da scoprire. Il seminario si svolgerà sotto la sapiente guida di esperti nutrizionisti che dedicano la propria vita alla ricerca ed alla sperimentazione nel campo dell’alimentazione.

 

Alle ore 18:30 la presentazione del libro ”Rosso dalla Terra”, Delta 3 Edizioni, con gli interventi dell’autore Nicola Di Iorio e dell’editore Sallicandro Silvio e moderato dal Presidente Associazione Stampa della Provincia di Salerno Nunziante De Maio. I vini di una terra non sono merci, ma racconti di vita. Esprimono le colline e le pianure da cui hanno tratto origine, narrano le storie di uomini che li hanno, generazione dopo generazione, creati. Raccontano la terra che li produce in modo più esauriente di qualsiasi libro di storia o di una guida turistica: berli vuol dire diventare parte di quella terra. Scelte commerciali, economiche e politiche o avvenimenti naturali e di portata storica hanno determinato, nel corso del tempo, il consolidarsi in Irpinia di un humus favorevole per un’agricoltura di qualità legata soprattutto alla vite. La vite e il borgo sono la chiave, certo forse non l’unica ma sicuramente quella meno reclamizzata, per comprendere l’identità attuale dell’Irpinia.

 

Alle ore 19 la proiezione del film action thriller “Silicio nero. La trappola virtuale” scritto e diretto dal regista Giuseppe Falagario e prodotto con il contributo di L’Officina srl. Un film ambientato ad Avellino che fa da capofila ad un’opera unica nel suo genere, il fotofumetto, e ad una serie televisiva e web a puntate che esplora il mondo virtuale giovanile e non solo. Il film narra una delle tante storie di cronaca realmente accadute, il ricatto a sfondo sessuale che vede come protagonista una dipendente di un’azienda di prodotti chimici conciari e di una organizzazione dedita allo spionaggio telematico, specializzata in furto di opere sacre e alla loro rivendita tramite visualizzazioni esclusive in siti web e social network. La proiezione del film viene preceduta dalla tavola rotonda sull’attuale tema “Rete virtuale o trappola reale?” con gli interventi del regista Giuseppe Falagario, dell’editore Carmine Lepore ATBConsulting, della dott.ssa Carla Nutolo, psicoterapeuta familiare, psicologa, psicodiagnosta, esperta in criminologia e psicopatologia forense; la dott.ssa Marianna Patricelli, psicologa e psicoterapeuta.

 

I momenti culturali promossi dall’Associazione Pabulum vengono seguiti dalle degustazioni offerte da: azienda agricola Malerba Castagne, Associazione Mediterranea Passione, Società Agricola Campana, Teone, “Locanda la Molara” di Isabella Preziuso, azienda Pio Del Prete, Caseificio La perla del Mediterraneo, azienda agricola e agriturismo Terranova, azienda agricola La Malvizza, azienda agricola irpina Tenute Casoli, azienda vitivinicola irpina Sertura. Per ricevere informazioni scrivere ad associazionepabulum@gmail.com.

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