Anche quest’anno al Vinitaly – le Donne del Vino della Campania “regalano emozioni” con degustazioni dedicate alla cultura enoica della regione.
Due gli appuntamenti da segnare assolutamente in agenda: il 15 aprile alle 15:00 nella Sala Tulipano (piano – 1), le Donne del Vino presentano “La magia delle vigne vecchie: Le Donne del Vino presentano vini da viti anche di ottant’anni”, intervengono alla degustazione Gilda Guida e Restituta Somma, due volti noti della delegazione campana de Le Donne del Vino.
Sempre il 15 aprile alle ore 16:30 presso l’area istituzionale della Regione Campania, le Donne del Vino della Campania presentano “Le diverse sfumature e sfaccettature dell’Aglianico, un vitigno antico ed eclettico”.
“La magia delle vigne vecchie” 15 aprile ore 15:00
le Donne del vino della Campania: Gilda Guida dell’azienda Salvatore Martusciello e Restituta Somma de La Sibilla saranno protagoniste dell’incontro dedicato ai vini prodotti da vigne antiche, rispettivamente con i vini: Ottouve Gragnano della Penisola Sorrentina doc 2017, e Vigna Madre Doc Campi Flegrei, Piedirosso 2013.
Una degustazione di 10 vini provenienti da sei regioni e guidata dal wine critics, Ian D’Agata.
Sempre il 15 Aprile alle ore 16:30 presso l’area istituzionale della Regione Campania, le Donne del Vino della Campania presentano “Le diverse sfumature e sfaccettature dell’Aglianico, un vitigno antico ed eclettico”. Un evento –dichiara la delegata campana Lorella di Porzio– volto alla conoscenza e alla divulgazione della cultura enoica campana, nel quale Le Donne del Vino vogliono mettere in evidenza la straordinaria varietà geologica e stilistica della regione Campania e, allo stesso tempo, la versatilità di un vitigno, come l’Aglianico, che cavalca da sempre la scena enoica in qualità di rosso da lunghissimo invecchiamento.
Dopo un’introduzione sul vitigno a cura de La Donna del Vino -Fosca Tortorelli- sommelier e degustatrice ufficiale A.I.S. nonché esperta in gestione e comunicazione del vino, verranno presentati e degustati 9 vini prodotti in diversi territori della Campania: Sorrentino Vini con il Don Paolo IGT Pompeiano Rosso, Azienda Agricola Mario Portolano con il Villa Teresa IGT Campania Rosso 2015, Terredora con il Pago dei Fusi Taurasi Docg 2009, Le Antiche Cantine Migliaccio con il Fieno di Ponza Rosato IGT Lazio, Rosso Vermiglio con il Sannio Aglianico Doc 2015, Tenuta Cavalier Pepe con Opera Mia Taurasi Docg 2012, Cantina dei Monaci con il Santa Lucia Campania Aglianico IGT 2014, Martusciello Wines con Ottouve Gragnano Penisola Sorrentina DOC, Quintodecimo con Terra d’Eclano Irpinia Aglianico DOC 2015.
Le Donne del Vino renderanno partecipi i presenti di un percorso che ripercorrerà, in termini di tempo e spazio, la storia del vitigno, protagonista indiscusso delle vicissitudini della viticoltura campana. Coadiuvata dall’intervento delle produttrici, Fosca Tortorelli, metterà in luce le caratteristiche organolettiche dell’Aglianico, cogliendo, nel contempo, le sfumature che plasmano e caratterizzano il vitigno a secondo del terroir di appartenenza.
Essendo, l’Aglianico un generoso interprete dell’eccezionale varietà territoriale campana, sarà interessante leggerne carattere e peculiarità e vedere come si esprime nelle diverse zone, rappresentate dai vini in degustazione. Un excursus, quello proposto da Le Donne del Vino della Campania, che seguirà la scia del mosaico geologico campano che dai Campi Flegrei giunge fino in Irpinia e nel Beneventano, passando per la maestosità del Vesuvio e ripercorrendo luoghi di straordinaria bellezza come la Penisola Sorrentina ed il profondo Cilento.
Assodato che ovunque si esprima, l’Aglianico resta un vitigno estremamente affascinante e dalle caratteristiche ben definite, grazie alle sue intense caratteristiche organolettiche, come la vigorosa carica dei polifenoli che rappresenta uno dei suoi tratti distintivi, sarà stimolante valutare, oltre l’espressione tipica che contrassegna un determinato territorio, anche il comportamento che mostra nelle diverse tipologie. Come solista o in un blend, reduce da un lunghissimo affinamento o nella versione ‘più pronta’, come rosato o addirittura ‘mosso’, l’Aglianico saprà sbalordire la platea con il proprio carisma.