Si è tenuta in Avellino un’affollata assemblea regionale delle Pro Loco iscritte all’UNPLI per una serie di adempimenti procedurali, sono intervenuti oltre 100 Presidenti delle Pro Loco in rappresentanza delle oltre 500 associazioni rappresentate dall’UNPLI, convocati dal Presidente Regionale Tony Lucido . Presenti i cinque Presidenti Provinciali Barbati per Napoli, Silvestri per Avellino, Tommasino per Salerno, Mazzeo per Benevento, Compagnone per Caserta, i Consiglieri Nazionali, i componenti del Consiglio Regionale e una folla di Presidenti, Delegati e simpatizzanti, tanto da riempire il salone gentilmente messo a disposizione dalla Confraternita della Misericordia di Avellino.
Esauriti gli adempimenti previsti, tra l’altro approvazione del consuntivo 2022 con la relazione del Presidente approvati all’unanimità, così come era prevedibile il mondo delle Pro Loco della Campania rappresentato dall’ UNPLI, con circa cinquecento adesioni, si è interrogato sui ritardi degli adempimenti previsti dalla Legge Regionale 18/14 a favore in primo luogo delle Pro Loco e poi dei Comitati Provinciali e Regionale UNPLI.
Forte è venuta dalla base la spinta verso la Presidenza Regionale, la Giunta Esecutiva e il Consiglio Regionale a non demordere nel rappresentare al Presidente della Regione Campania On. De Luca, all’ Assessore Regionale al Turismo Prof. Casucci e complessivamente al Consiglio Regionale della Campania tutto il malcontento per il disagio provocato dai ritardi nel procedere a liquidare i modesti contributi che la L.R. ha previsto a sostegno del mondo dell’associazionismo nel settore del turismo, alle Pro Loco .
Ritardi incomprensibili ed ingiustificabili per le Pro Loco; devono essere ancora liquidati, a distanza di 4 anni i modesti contributi, per gli anni 2019, 2021 e 2022, mentre ormai si è giunti all’ultimo trimestre 2023. Nonostante gli impegni assunti in occasione anche di incontri, promossi, con la disponibilità e il garbo dell’assessore Regionale Casucci ed il Direttore dell’ ARETUR Raia, risulta ancora tutto in alto mare, facendo registrare una sorta di atteggiamento quasi ostile rispetto alle Pro Loco, che sono il vero motore della promozione del territorio, della valorizzazione della storia, delle tradizioni, dell’ enogastronomia locale, validi strumenti per il rafforzamento dell’identità e senso di appartenenza, da proiettare per il futuro, sapendo intercettare nuove dinamiche e cogliere nuovi modelli di turismi e di sviluppo.
La L.R 18/14 ed i regolamenti attuativi 2/15 e 2/2021, che disciplinano termini e modalità perché le Pro Loco e l’UNPLI possano agire nella funzione di rappresentanza e di promozione del territorio, di mediazione organizzativa, di coordinamento e di assistenza, al momento, non è rispettata, eppure trattasi di provvedimenti legislativi ed esecutivi emanati dalla stessa Regione. Le Pro Loco proprio perché iscritte all’Albo Regionale, anziché essere premiate e valorizzate, in quanto riconosciute come partner della Regione e strumento operativo di attuazione di piani turistici regionali, per quanto di loro competenza, sono penalizzate non solo dagli inconcepibili e incomprensibili ritardi nella liquidazione di modesti contributi annuali, ma vengono escluse dalla partecipazione a tutte le altre forme di sostegni per la realizzazione di iniziative, attività ed eventi proprio per questa condizioni “ di partner”!
Le Pro Loco della Campania, ormai stanche di continui ritardi, di formalismi esasperanti, hanno voltato pagina, da alcuni anni rinnovate nella gestione e nella struttura di rappresentanza, si sono trasformate, circa 400, in associazione di promozione sociale, sono iscritte al Registro Unico del Terzo Settore, assoggettandosi così a stringenti regole amministrative, gestionali e contabili. Le Pro Loco ormai presenti in quasi tutti i comuni della Campania sono nei fatti uffici o sportelli di informazione turistica del territorio oltre ad essere impegnate nella promozione dello stesso, anche sotto l’aspetto sociale. Il Centro Studi della Confartigianato di Mestre, a seguito di una rigorosa ricerca e indagine nazionale, ha certificato un dato che già da solo è straordinario: “ogni investimento di risorse effettuato per il tramite le Pro Loco a seguito del generoso impegno di uomini e donne, giovani e anziani, ha una ricaduta sullo stesso di oltre il 300%. Infine gli eventi e le iniziative ogni anno muovono milioni di persone.
L’Assemblea Regionale delle Pro Loco della Campania ha dato mandato al Presidente Regionale e a tutti organi perché vengano rappresentate a tutti ii livelli le gravi condizioni di disagio per i ritardi accumulati, la sofferenza economica delle stesse, che non perseguendo scopi di lucro, investono impegno, energie, dedizione e tempo nella gratuita promozione della Regione Campania, mentre vengono vessate da ritardi e da alternanza di interpretazioni di leggi e regolamenti, che però sono chiari.
Le Pro Loco in Campania iscritte all’UNPLI sono oltre 500, sono strutturate nella rappresentanza nel Comitato Regionale UNPLI Campania, e in tutte e 5 le provincie con i Comitati Provinciali, sono diverse migliaia i soci, i collaboratori ed i tesserati che al momento superano le 20.000 unità, ogni anno ospitano per la realizzazione di progetti di S.C.U. oltre 700 volontari. Le Pro Loco, in forma diretta, l’UNPLI hanno sottoscritto convenzioni con A.N.C.I. , con vari Ministeri, con enti , istituzioni, organizzazioni di categoria, con l’UNESCO, Borghi d’ITALIA partner Nazionali per la Festa Della Musica , con numerose università , centri studi ecc …
Questa condizione di sofferenza verrà rappresentata oltre al Presidente Regionale e all’Assessore Regionale del Turismo, alla stampa, ai Consiglieri Regionali, alle forze politiche e sociali, se necessario sarà avviata anche un’azione legale.
Non viene esclusa ipotesi di clamorosa manifestazione di protesta se non dovessero giungere segnali forti, definitivi e risolutivi di corretta interpretazione delle norme che disciplinano la questione, facendo registrare maggiore attenzione e coinvolgimento delle Pro Loco in tutti i campi ove è necessario il sostegno del Terzo Settore che integra, accompagna e spesso sostituisce le istituzioni e l’ente pubblico anche nel turismo.