Le ragazze del Dorso al Quirinale l’8 marzo.
Un vecchio slogan della pubblicità recitava “…. Non finiscono mai …..”
Lo facciamo nostro e lo completiamo: “Le sorprese non finiscono mai all’ITIS Dorso di Avellino.
Arriva infatti la notizia che l’Istituto di Via Morelli è Silvati è stato invitato a partecipare alla cerimonia che si terrà a Palazzo del Quirinale l’otto marzo, festa della donna.
L’invito è ovviamente rivolto ad una rappresentanza femminile degli alunni e, infatti, accompagnate dal dirigente Prof. Severino Loiaco e dalla Prof.ssa Anna Manna saranno circa venti le ragazze che rappresenteranno non solo l’ITIS Dorso ma tutto l’universo rosa del mondo scolastico avellinese.
Un invito che conferisce ulteriore prestigio e visibilità ad una istituzione scolastica che da qualche anno ha intrapreso un percorso di vero rinnovamento e cambiamento.
Per decenni individuato come prettamente maschile l’ITIS G. Dorso era, nell’immaginario collettivo, la scuola destinata a formare i meccanici e gli elettrauto, uomini insomma.
Totalmente assente la popolazione femminile ritenuta non idonea a certe professioni.
Ma, come dicevamo, da qualche anno c’è stata la svolta, arrivata con l’ampliamento del piano dell’offerta formativa che si è sempre più avvicinato alle esigenze del mondo del lavoro; ecco dunque nuovi corsi ed indirizzi – Informatica, Trasporti e Logistica , Meccatronica – ai quali si sono avvicinate anche ragazze fino ad arrivare alla apertura del corso in Biotecnologie che ha riscosso un notevole successo in termini di iscrizioni proprio tra le studentesse.
Oggi all’ITIS si contano circa quaranta studentesse, distribuite sui vari indirizzi di studio con una percentuale dell’5 % che ha scelto proprio Biotecnologie.
Ecco, dunque, una scuola che si propone come innovativa e pronta a cogliere i mutamenti del mondo giovanile ed ecco, parimenti, che tale innovazione non sfugge al MIUR che, quale soggetto organizzatore della Cerimonia al Quirinale, coglie l’opportunità per riconoscere all’ITIS questa capacità e lo fa attraverso l’invito alla Cerimonia dell’8 Marzo a Palazzo del Quirinale, alla Presenza del capo dello Stato Mattarella.
E, per una provincia ed una città, salite alla ribalta delle cronache nazionali per avvenimenti non propriamente commendevoli, questa è davvero una iniezione di fiducia e il segnale che anche qui, anche in questa città davvero qualcosa si muove, qualcosa si può fare.