L'Ottocento di Cesare Uva, dal 5 al 10 agosto al Palazzo Vescovile, a cura degli Amici del MdAO.

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13138987_1081098598615204_1736816690142641251_nGli Amici del MdAO con l’Archivio Cesare Uvaorganizzano la mostra “L’Ottocento di Cesare Uva” per offrire un approfondimento relativo all’autore avellinese del Diciannovesimo secolo, grazie a foto, documenti ed opere originali presenti in esposizione.

L’evento curato da Stefano Orga, critico d’arte e curatore dell’ “Archivio dei pittori irpini del Diciannovesimo secolo, per gli artisti: Giovanni Battista, Cesare Uva e Vincenzo Volpe.

La mostra “L’Ottocento di Cesare Uvaè allestita nell’atrio del Palazzo Vescoviledi Avellino (pianterreno), in Piazza Libertà 19, da venerdì 5 agosto 2016 a mercoledì 10 agosto 2016 con i seguenti orari 10,00 – 12,30. L’ingresso è libero e gratuito.

L‘inaugurazione della mostra si tiene venerdì 5 agosto 2016 ore 10,00 con i saluti di Mons. Enzo De Stefano (Vicario generale della Diocesi di Avellino), dell’Arch. Modestino Picariello (direttore dell’Ufficio diocesano per i Beni Culturali) e del Prof. Stefano Orga (critico d’arte e presidente degli Amici del MdAO), segue il “Dialogo musicale” con il gruppo “Musica NovaGiuseppe D’Amore (tastiera), Mino Lombrdini (chitarra), Pinuccio Argenio (mandolino) e Franco Iannaccone (voce), che esegue i brani Epitaffio di Sicilo, canto greco del I sec. a.C. (con una variazione del testo a cura di Giuseppe D’Amore), Fenesta vascia, canto popolare anonimo del ‘500, Te voglio bene assaje,Raffaele Sacco 1835 e in fine‘O surdato ‘nnammurato, Aniello Califano 1915.

Il Seminario di Studi “L’Ottocento di Cesare Uva” si tiene sabato 6 agosto 2016 ore 10,00.

La mostra si chiude mercoledì 10 agosto 2016 alle ore 12,30.

La mostra “L’Ottocento di Cesare Uvapropone alcune opere, documenti ed immagini che presentano parte della vasta produzione del pittore avellinese, che illustrano il suo precorso espressivo, narrativo e poetico.

Fra le opere si segnalano: “Ritorno dalla festa di Montevergine al tramonto, già presente All’“Esposizione Nazionale di Belle Arti” di Roma del 1883, “Sorrentodel 1868 e “Ricordi di Baviera” del 1859.

La Mostra “L’Ottocento di Cesare Uva” è organizzata dagli “Amici del MdAO ” e dall’“Archivio Cesare Uva, con la collaborazione del: “Archivio dei pittori irpini del Diciannovesimo secolo”, “Ufficio Diocesano per i Beni Culturali” della Diocesi di Avellino, “Associazione Culturale ACOdi Avellino, “Ufficio Diocesano per le comunicazioni sociali” della Diocesi di Avellino, “UCSI Unione Stampa Cattolica Italiana della Campania – coordinamento di Avellino, Antiquariato “Il Re di Bronzo”, “Campus Academydi Avellino.

Per informazioni, prenotazioni e visite guidate: mdao@libero.it.

Cesare Uva, nacque ad Avellino l’11 novembre 1824 da Lucia Argenio (1800-1877) e Mariano(1794-1860), un pittore decoratore, che lo spronò ad interessarsi all’arte pittorica. All’età di circa ventisei anni si trasferì a Napoli ove poté frequentare le lezioni di Gabriele Smargiassi (1798-1882) presso il Regio Istituto di Belle Arti di Napoli. Dopo gli studi partenopei aprì una bottega d’arte ad Avellino. Si trasferì ad abitare a Napoli, ove si sposò con Antonietta Andreani. Nel 1877 realizzò un restauro del Teatro Comunale di Avellino. Nel 1880 aprì una bottega d’arte con il pittore avellinese Giovanni Battista (1858-1925) in Via Riviera di Chiaia. Negli anni ottanta del Diciannovesimo secolo ottenne la Croce di cavaliere della Santa Sede da Papa Leone XIII(1810-1903), per meriti artistici. I suoi lavori furono molto graditi alla Corte di Ferdinando II di Borbone (1810-1859) e all’aristocrazia napoletana. Si spense a Napoli, sua città adottiva il 16 febbraio 1886.

Cesare Uva esordì nel 1848 alla “Mostra d’arte Irpina” con l’acquarello su cartoncino Albero invecchiato. Fu invitato alla “Biennale Borbonica di Belle Arti” del 1855, presso il Museo, con il dipinto Veduta di Avellino con ponte. Nel 1862 inviò alcune sue tempere all’“Esposizione Internazionale di Belle Arti” di Londra e nel 1872 un suo dipinto fu inviato all’“Esposizione Internazionale” di Vienna. Partecipò anche alla “Promotrice di Belle Arti Salvator Rosa” di Napoli dal 1862 al 1877. All’“Esposizione Nazionale di Belle Arti” di Roma del 1883 inviò le tempere Foresta in primavera e Ritorno dalla festa di Montevergine al tramonto (esposto nella mostra “L’Ottocento di Cesare Uva”). Partecipò anche ad una mostra di belle arti a Milano nel 1883. Cesare Uva realizzò piacevoli vedute e marine, soggetti di vita campestre, paesaggi meridionali (soprattutto campani e laziali), rari soggetti pompeiani, pochi ritratti, rari dipinti d’arte sacra cattolica. Le sue opere, solitamente realizzate a guazzo ed a tempera, adoperando come supporto: cartoncino e cartone pressato, molto più raramente la tela.

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