Non c’è morte che si possa accettare con levità , anche quando le stagioni della vita paiono compiute nella loro interezza. Ma che Giulio ci abbia lasciati nel pieno rigoglio dei suoi 50 anni sembra una ferita enorme, impossibile non solo da sopportare, ma da accettare.
Certo ci sono altri, prima di noi suoi colleghi di lavoro, che oggi sono costretti a far fronte all’indicibile strazio. Sono la mamma Carmela Maria, la sorella Angela e la fidanzata Rosaria. Noi lo ricordiamo uomo perbene, uomo dai sani principi, uomo con inalterata passione per questo nostro lavoro.
Lo diciamo senza un briciolo di retorica, amava il suo lavoro e soprattutto questa divisa la indossava con profonda onestà. Sapere che se n’è andato così, dopo aver lottato a lungo contro questa terribile malattia, ci provoca un dolore immenso e una rabbia sconfinata.
Ciascuno, con fede o con ragione, proverà a darsi una risposta. Ma oggi c’è solo un nodo che ci serra la gola.
La polizia municipale di Avellino è profondamente addolorata per la scomparsa del collega Giulio Marletti che lascia un vuoto incolmabile, ma il suo ricordo resterà sempre con tutti noi.