Alle prime luci dell”alba della giomata di ieri il Nucleo Investigativo Centrale della Polizia penitenziaria con il supporto del Nucleo Regionale di Napoli ha eseguito, nel corso di accurate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento, una serie di perquisizioni sia locali che personali all”interno dell’istituto penitenziario minorile di Airola.
L’operazione si inserisce nell’ambito di una complessa e articolata attività investigativa che ha avuto inizio a seguito del rinvenimento di apparecchi cellulari e sim card nonché della pubblicazione di foto scattate da alcuni detenuti, all’intemo del penitenziario di Airola, e poi postate sui social con il chiaro intento di confermare e rafforzare la posizione di “baby boss” dell’hinterland napoletano.
Sono stati notificati a 5 detenuti informazioni di garanzia per il reato di ricettazione perché in concorso con ignoti ancora da identificare, detenevano apparecchi cellulari, accessori e sim card, proventi di reato in quanto intestati a terzi ignari.
Le operazioni di perquisizione, che hanno visto coinvolti più di 60 unità della Polizia Penitenziaria, sono state coordinate sul posto dal magistrato della Procura delle Repubblica di Benevento al fine di svolgere gli immediati accertamenti per poter garantire la compiuta ricostruzione di tutti i fatti e gli esatti profili soggettivi di responsabilità nonché per acquisire ulteriori prove dotate di rigorosa ed oggettiva pregnanza, per l`ulteriore prosecuzione delle indagini e l’individuazione dei correi.
Sono stati perquisiti tutti i detenuti, tutte le camere di pernottamento nonché i luoghi dagli stessi frequentati, dalla biblioteca alla scuola alle aule in cui svolgono le diverse attività educative e sociali, ai cortili e ai luoghi aperti in cui gli stessi svolgono attività sportiva; sono stati assunte informazioni utili alle indagini direttamente sul posto e nella immediatezza delle perquisizioni di un rilevante numero di addetti all’istituto.
Nel corso delle operazioni di perquisizione, durate tutta la giornata e sino a tarda sera, gli inquirenti hanno raccolto elementi di indubbia valenza probatoria, che saranno sicuramente oggetto di paiticolare attenzione per gli sviluppi investigativi successivi.
L’operazione ha portato al sequestrato di sostanze stupefacenti, di una scheda dati transitata su telefono cellulare, di 3 antenne per la captazione del segnale Wi-Fi, di una scatola di un router e di plurimo materiale informatico al vaglio degli inquirenti.
Dai preliminari accertamenti eseguiti dagli informatici del N.I.C. è stato rilevato che le connessioni Wi-Fi sono awenute grazie a hot spot, privi di password, tra cui figura anche il Wi-Fi Free in uso nel Comune di Airola.
Le indagini, anche sotto la direzione personale del Procuratore della Repubblica di Benevento, proseguono a ritmo serrato attraverso una attività investigativa che nei prossimi giorni, a seguito degli elementi raccolti in occasione delle predette perquisizioni, vedrà ulteriormente impiegato il NIC della Polizia penitenziaria e i magistrati della Procura per fare piena luce sul possibile coinvolgimenti di altri soggetti.