In queste ultime settimane si è tanto discusso dell’avvenire del trasporto pubblico in Irpinia: istituzioni, sindacati, partiti, movimenti politici ed associazioni di consumatori hanno convenuto sulla necessità di un riequilibrio modale nel nostro territorio dove è quasi assente la ferrovia. Un sistema, quello attuale del TPL irpino, affidato per la quasi totalità alla gomma: circa 12 milioni di km/bus a fronte di appena 300mila Km/treno. Avellino resta l’unica città della Campania a non avere collegamenti su ferro con la città capoluogo della regione e con il resto delle città campane, quali Salerno e Benevento.
Eppure, da subito, sarebbe possibile ribaltare questa situazione se solo si tenesse conto della “rivoluzione” tecnologica effettuata sulla tratta ferroviaria Salerno/Napoli-Avellino-Benevento, di cui è prevista la elettrificazione, e nella stazione FS di Avellino. Si tratta di lavori che potrebbero consentire una velocizzazione dei collegamenti fra tutti i comuni dello hinterland avellinese, quelli della Area vasta, ed in particolare il serinese, il solofrano ed il montorese con Napoli, Benevento e Salerno.
I prossimi anni segneranno una grande trasformazione del mondo del TPL, sia su gomma che su ferro, basti pensare alle intenzioni del Gruppo Fs di entrare nella gestione del servizio pubblico su gomma e, ancor di più, l’accorpamento dell’ANAS in FS previsto per i prossimi mesi.
Si tratta di processi che stridono con la pubblicizzata valenza “provinciale” della attuale gestione del TPL in Irpinia e nel Sannio.
Diventa un imperativo riequilibrare il sistema del trasporto sia di persone che di cose attraverso un moderno sistema di integrazione ferro/gomma.
Si tratta di un processo irreversibile che anche qualche novello movimento dovrebbe capire durante i giri che compie per denunciare la situazione in cui versano le strutture di trasporto in Irpinia, trascurando, però, di fare tappa alla stazione FS della città capoluogo. Una dimenticanza preoccupante ma ben intonata con quanti prestano poco attenzione ai “fatti” inerenti la ferrovia in Irpinia.
Una classe politica lungimirante dovrebbe evitare di reiterare gli stessi errori compiuti nel passato che portarono addirittura alla clamorosa chiusura della stazione Fs di Avellino, poi riaperta con un servizio ridotto ai minimi termini.
Proprio nella rinnovata stazione FS di Avellino nella mattinata di mercoledì 19 aprile si terrà un Convegno sulle infrastrutture ferroviarie delle aree interne della Campania organizzato dal C.I.F.I.(Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani). Una iniziativa che fa onore alla nostra città che ospiterà partecipanti di grande spessore tecnico e professionale.
Per l’occasione verrà realizzato anche un collegamento fra Avellino e Napoli con la speranza che, in un futuro prossimo, possa essere ripristinato il servizio e reso quotidiano il collegamento con una percorrenza di poco più di 60m.
Dopo circa 8 anni …….. almeno possiamo dire: BUON SEGNO.