Mocella (Confartigianato): "Accesso al credito complicato, cala nel 2015 la percentuale di prestiti erogati alle aziende del settore"

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0a8bfff05d3e75706de508cd531e2847_LL’accesso al credito per le imprese artigiane della provincia di Avellino resta un percorso irto di ostacoli. Il comparto occupa circa un quinto dei lavoratori irpini, nonostante ciò registra una diminuzione di prestiti concessi alle aziende del settore.

Lo rivela uno studio dell’Ufficio Ricerche e Studi di Confartigianato Avellino su dati della Banca d’Italia e di Artigiancassa. Nel confronto tra il primo semestre 2015 con i primi sei mesi dell’anno precedente, si evince che la provincia di Avellino accusa una diminuzione del 7,3% per concessione di credito alle imprese artigiane.

Medesima percentuale per la provincia di Caserta, mentre nel Sannio la situazione è ancora peggiore: -13%. Per le province di Napoli e di Salerno il calo è del 2%. Nel primo semestre di quest’anno sono stati erogati alle aziende irpine del comparto volumi pari a 106 milioni di euro.

Nella serie storica che esamina i dati delle cinque province campane, si osserva che da giugno 2013 a giugno 2015 è ampiamente diffuso un peggioramento dei prestiti concessi all’artigianato, tranne che nella provincia di Salerno dove il dato è più o meno stabile al -2,0%, la provincia di Avellino risulta tra le peggiori alla pari della provincia di Caserta e subito dopo quella di Benevento. Oltre a rappresentare un traguardo difficile da raggiungere, l’ottenimento di un prestito in Irpinia è sempre più oneroso. I dati a giugno 2015 sui tassi attivi effettivi sui finanziamenti per cassa a imprese non finanziarie, riferiti ad operazioni in essere e a rischi autoliquidanti e a revoca indicano che un’impresa campana paga mediamente un tasso del 7,39 %.

L’analisi delle cifre evidenzia ampie differenziazioni a livello territoriale, in generale, risulta che il credito per le imprese campane è abbastanza costoso, rispetto al resto d’Italia.

“Questa situazione è paradossale – afferma il presidente di Confartigianato Avellino, Ettore Mocella – Il nostro settore, oltre ad essere un fiore all’occhiello delle produzioni di qualità e uno scrigno che conserva le tradizioni del territorio, occupa migliaia di addetti e coinvolge intere famiglie, le quali investono risorse e sopportano enormi sacrifici per portare avanti attività di altissimo pregio. Già tutto ciò costituisce una garanzia”. Di fronte al fatto che le banche siano un po’ restie a concedere prestiti alle imprese artigiane irpine, il presidente Mocella aggiunge: “Esistono strumenti di credito alternativi, in altre parole strumenti della cosiddetta ingegneria finanziaria che servono a favorire lo sviluppo socio-economico del territorio: i fondi rotativi, i fondi di garanzia, il PO FESR, fondi della Banca Europea per gli Investimenti ed altri programmi comunitari. C’è da dire però, che questi strumenti di credito alternativo non sostituiscono il credito bancario, ma possono essere solo complementari al classico finanziamento”.

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