Montecalvo Irpino, terra di pane.
Terra di pane, di sapori, di fede e antiche tradizioni immersa nei profumi della Valle del Miscano.
Montecalvo Irpino, piccolo ma splendido borgo al confine tra Benevento, Avellino e Foggia, si erge su una collina nelle vicinanze del fiume Miscano situato nella omonima valle. Il quadro naturale che circonda il comune, composto dalle gialle arenarie dei calanchi, da ginestre e acacie che con il loro profumo invitano il visitatore a raggiungere il centro del paese, crea un effetto visivo di grande suggestione e bellezza. Città del pane, dalla storia millenaria, deve probabilmente il suo nome alla famiglia romana Caldia che possedeva in origine il monte.
Due nuclei, uno basso e uno alto, costituiscono l’abitato; il primo si è sviluppato solo nel secolo scorso, mentre il secondo, più antico, è arroccato attorno al maestoso castello Pignatelli. Poco lontana dal castello si trova la Chiesa di Santa Maria Assunta, risalente al 1428. Il Centro storico di Montecalvo è un concentrato di architettura sacra e non, di cultura e di bellissimi edifici antichi. Passeggiando per le strade del paese è facile imbattersi ad ogni passo in un diverso sito d’interesse: al centro del paese è ben visibile una sekoma ellenistica utilizzata in passato per la misurazione delle quantità di grano. Nelle vicinanze dei resti dell’antica cinta muraria (XII sec), invece, sono situati i ruderi dell’Ospedale di Santa Chiara.
Numerosi sono gli edifici signorili presenti nell’abitato come il Palazzo Caccese, di cui oggi resta solo il portale, il Palazzo Bozzuti, rilevante dal punto di vista storico, il Palazzo Comunale, tipico esempio di costruzione fascista, il Palazzo de Cillis nel cui interno è incorporata la cappella dedicata a S. Maria della Neve o del Soccorso, il Palazzo De Marco e il Palazzo Peluso, tra i più belli di Montecalvo. Per gli amanti dell’architettura e del folklore religioso Montecalvo offre una vasta scelta di edifici e luoghi da poter ammirare. Di rilevante importanza sono: la settecentesca Chiesa di San Gaetano Thiene, la Chiesa del Carmine, la Chiesa di San Nicola a Corsano, la Chiesa di San Bartolomeo e la Casa Museo di San Pompilio Maria Pirotti, dove sono conservati oltre 450 reperti religiosi di grande valore artistico e spirituale. Un altro sito di interesse da tenere a mente è l’antica zona del Trappeto, diventato oggi un suggestivo percorso archeologico tra abitazioni in pietra e grotte scavate nell’arenaria. L’impianto è ancora quello originario e offre al visitatore la possibilità di vivere un’esperienza fuori dal tempo.
Dal punto di vista naturalistico Montecalvo Irpino, essendo attraversato dal Tratturo Pescasseroli-Candela, offre un’ampia selezione di luoghi da visitare, da vivere e da respirare: primi tra tutti sono la pineta comunale ed il Boschetto del Convento di Sant’Antonio noto come Oasi “Maria Immacolata”.
Lungo i fiumi, nei boschi, durante i periodi primaverili ed estivi è possibile andare in cerca di asparagi selvatici. Durante le escursioni, soprattutto nei boschi, è facile imbattersi in animali selvatici innocui o in nidi di uccelli. Altri luoghi di interesse per gli amanti della natura sono: il bosco di circa 6 ha in località Isca delle Rose, il lago vulcanico di Bolle della Malvizza caratterizzato dalle esalazioni mefitiche e l’eruttazione di materiali fangosi, e le molte sorgenti come quelle di Palummaro, Bagnuolo, Bagnuliello, della Monaca, del Prete, della Terra, del Bosco.
La cucina tipica montecalvese è strettamente legata all’agricoltura, infatti, i principali piatti sono a base di grano, ortaggi, carne di maiale e latte. Tra i piatti tipici ricordiamo la “minestra maritata” e i “fasuli cu la cotica”, caratteristici della tradizione contadina, e sopra tutti “i cicatelli”: un formato di pasta di grano duro che vengono spezzati, incavati (cecati, appunto) con due dita e conditi con ragù o pancetta.
Montecalvo è inoltre conosciuto come paese del pane, titolo acquisito nel tempo grazie all’abilità dei fornai che lo preparano; famose sono le “ruote” realizzate con la varietà di grano saraolla e riconoscibili dalla caratteristica croce presente sulla scorza. Il comune è molto rinomato non solo per la coltivazione del grano ma anche per quella dei pomodori datterino, i pomodori a grappolo, di cui Montecalvo è il maggior produttore in Irpinia.