Multe da Tutor su A16, chiesto annullamento d’ufficio.

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Multe da Tutor sulla Autostrada A16 annullate dai Giudice di Pace, Difesa Consumatori e Contribuenti scrive alla Prefettura di Avelino per annullare d’ufficio tutte le sanzioni comminate.

“Da mesi – si legge sul sito dell’associazione – ai cittadini che hanno percorso l’Autostrada A16 (tratto Avellino-Baiano), sono fioccate e fioccano contravvenzioni causate da presunte infrazioni al Codice della Strada dovute al Sistema SICV (cosiddetto Tutor) della Prefettura di Avellino, multe poi annullate dal Giudice di Pace di Avellino.
L’Avv. Cristiano Ceriello, Presidente dell’Associazione nazionale “Difesa Consumatori e Contribuenti“, ha scritto al Prefetto di Avellino chiedendo l’annullamento di tutte le sanzioni sinora elevate, nonché di quelle ancora in carico, ciò fino a che l’apparecchiatura Tutor e le procedure non siano modificate in funzione delle indicazioni più volte ricordate dai Giudici di Merito”.

Sarebbero centinaia le multe annullate dal giudice di Pace relative alle rilevazione dei tutor presenti sull’autostrada A16 nel tratto compreso tra Avellino e Baiano.

La richiesta giungerebbe per la mancata taratura e verifica periodica dell’apparecchiatura.
Questo non consentirebbe di ritenere attendibili i rilevamenti delle apparecchiature e per tanto le multe elevate andranno annullate.

Allo stesso presidente Ceriello nei mesi passati è stato notificato un verbale dalla Prefettura di Avellino, per una presunta violazione ex art. 142/8 del Codice della Strada, dovuto al presunto mancato rispetto del limite di 80 km/h sul tratto Autostradale A16 (Avellino-Baiano), segnalato dal tutor, con la comminazione di 184,62 euro di sanzione e la decurtazione di 3 punti dalla patente.

Il verbale è stato immediatamente impugnato dinnanzi al Giudice di Pace di Avellino, il quale dopo la discussione orale ha annullato il verbale, ritenendolo nullo. Procedimento simile è avvenuto per centinaia di altre multe che sono state annullate dal giudice irpino.

L’associazione “Difesa Consumatori e Contribuenti” ha chiesto al prefetto di disporre d’ufficio l’annullamento di tutti i verbali sinora elevati e notificati e, ancora, di quelli elevati ma non ancora posti in notifica con le vecchie procedure.

Anzi da questa situazione si è creata anche una disparità di trattamento tra i soggetti coinvolti nella vicenda: la prima riguarda i cittadini che hanno pagato nei 60 giorni previsti la sanzione e si sono visti decurtare i punti dalla patente.
La seconda riguarda coloro che non hanno pagato la multa e dovranno pagare un surplus affidato alla società di riscossione Equitalia. La terza quella di chi ha sì proposto ricorso e vistosi annullare la contravvenzione. Ma per farlo si è dovuto “sobbarcare” le spese di iscrizione a ruolo del Giudizio, se non le spese aggiuntive di affidarsi ad un legale per vedere riconosciuti i propri diritti. Infine l’ultima categoria che riguarda la prefettura irpina che si ritrova costretta a pagare le spese dei ricorsi.

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