Museo del Vino regionale nel Castello di Taurasi, presentato il disegno di legge

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Il Castello Marchionale di Taurasi si prepara ad ospitare il Museo delle tradizioni vitivinicole campane. La senatrice di Fdl, Giulia Cosenza, ha infatti presentato proprio in questi giorni il disegno di legge per la creazione, all’interno del celebre maniero del comune irpino, di un museo che punti a raccogliere e valorizzare l’intera produzione vitivinicola regionale. La proposta iniziale era stata lanciata nel corso del convegno “Il Taurasi Docg tra passato, presente e futuro” tenutosi, lo scorso 8 marzo, proprio nel castello taurasino.

Il Museo punterà, nello specifico, a tutelare, promuovere e valorizzare nel miglior modo possibile l’intera produzione e tradizione vitivinicola campana, ponendo particolare attenzione alle aziende che lavorano ed investono quotidianamente sul territorio regionale. I vigneti di pregio, le diverse e numerose fasi del ciclo produttivo del vino ma anche gli strumenti agricoli che ogni giorno permettono la produzione di questo straordinario prodotto saranno al centro di un museo che mira a diventare un punto di riferimento non solo a livello regionale, ma anche nazionale. L’istituzione del Museo delle tradizioni vitivinicole rappresenterà, inoltre, un ulteriore riconoscimento per Taurasi, da decenni centro di produzione principale di uno dei vini più importanti e maggiormente apprezzati non solo in Italia.

“C’è grande soddisfazione per il DDL a firma della Sen. Cosenza – sottolinea l’assessore del Comune di Taurasi Stefano Sartorio. Il disegno di legge, infatti, evidenzia ancora una volta l’importanza del brand Taurasi nel panorama vitivinicolo nazionale e rappresenta già un primo risultato positivo. Ma quello che ospiterà il nostro Castello Marchionale non sarà solo un solo Museo, bensì una vetrina per le aziende del territorio che comprenderà anche altri percorsi turistici. L’obiettivo – conclude Sartorio – sarà quello di coinvolgere borghi e associazioni nella più ampia promozione sociale e turistica”.

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