Come Napoli, Salerno e Benevento, anche ad Avellino i commercianti ed i ristoratori protestano contro il dpcm del governo e contro l’ordinanza di De Luca.
Titolari di bar, pasticcerie, ristoranti, palestre e agenzie viaggio in piazza per protestare contro le restrizioni del Governo e soprattutto contro la chiusura anticipata alle 18 di tutti i ristoranti e bar. Davanti la prefettura di Avellino, in maniera del tutto pacifica, erano in centinaia i rappresentanti della piccola imprenditoria avellinese, per chiedere di essere ascoltati e di avviare un’azione comune contro i provvedimenti regionali. “Senza incentivi economici e con lo stop delle attività alle 18 verrà decretata la “morte” di molte attività commerciali di Avellino. Già ora molte di queste hanno preferito non alzare la saracinesca. I pub e i bar che lavorano soprattutto di sera non hanno alcun motivo di restare aperti – dicono in tanti – i costi di del personale, dei servizi e sono superiori alle entrate.