Uil e Feneal di Avellino Benevento in riunione col segretario Generale Luigi Simeone e Carmine Piemonte: per ragionare sulle questioni del comparto delle costruzioni e legno, che in provincia di Avellino registra senza soluzioni di continuità chiusure, blocchi e crisi. La vicenda più eclatante e struggente è sicuramente quella della Novolegno che a tre mesi dalla scadenza della cassa integrazione straordinaria, prevista per il 15 maggio, ancora non vede una via di uscita per una sua auspicata riconversione industriale e tantomeno per un ulteriore sostegno al reddito, “in un territorio che ha sempre costituito punto di riferimento per l’industria del legno del Mezzogiorno d’ Italia, di cui il gruppo Fantoni si avvantaggiato salvo poi girare le spalle verso il suo Nord Est in cui investe ingenti Fondi anche pubblici”.
Uil e Feneal restano convinti che partendo dal know how dei lavoratori di Pianodardine si possa e si debba ricostituire una produzione in un mercato di nicchia che senza la Novolegno rischierebbe di scoprire il Sud del Paese sia per la produzione che per il riciclo della materia prima abbondantemente presente in questa parte d’Italia.
In tal senso, rilevato che una proposta emendativa del decreto “Milleproroghe” prevede reddito e tempi per la reindustrializzazione e il reimpiego dei lavoratori di diversi comparti e nelle diverse condizioni reddituali e assistenziali, e considerato al riferimento allo stanziamento di 28,7 milioni di euro per l’anno 2020, si fa quindi appello al Governo, alla Regione ed ai Sindaci perché nelle more della costruzione di una valida alternativa industriale, si operi sul Governo e sulla stessa Azienda affinché ai lavoratori venga assicurata una continuità dell’assistenza indispensabile “per la costruzione – concludono i sindacati – dell’alternativa al deprecabile comportamento del gruppo Fantoni“.