Nusco, non si placa la polemica, l’opposizione risponde.
Il comunicato della maggioranza a guida De Mita è un manifesto alla inadeguatezza della giunta comunale ad amministrare! Errori tecnici e scarsa conoscenza di norme basilari di finanza pubblica e comunale rendono imbarazzante quanto pubblicamente dichiarato!
Alla lettura del comunicato licenziato dalla amministrazione comunale qualche giorno fa – riferiscono i consiglieri di opposizione – come cittadini nuscani abbiamo provato prima incredulità poi imbarazzo ed infine vergogna per i pacchiani, macroscopici e gravissimi errori in esso contenuti che manifestano scarsa conoscenza della finanza pubblica e comunale. Una comunicazione, quella della maggioranza guidata da De Mita scritta male e fuorviante, insomma un tentativo sicuramente mal riuscito di giustificare l’ingiustificabile cioè l’aumento di imposte comunali in un periodo invece in cui bisogna dare sostegno ai cittadini ed alle imprese, nonché di screditare una opposizione attenta e competente. Avrebbero fatto meglio a stare in silenzio – è il commento del capogruppo Avv. Francesco Biancaniello – evitando di fare l’ennesima pessima figura dinanzi all’opinione pubblica! Ma è anche la prova inconfutabile della loro inadeguatezza ad amministrare avendo dimostrato scarsa conoscenza della finanza pubblica e comunale. Che tristezza! Ecco i fatti: l’Amministrazione ha dichiarato nel citato comunicato che l’addizionale comunale-irpef è versata solo da chi ha una busta paga o pensione. Niente di più sbagliato. Questa è una imposta invece che viene versata da tutti i soggetti che pagano l’IRPEF, quindi anche da chi sta in cassa integrazione, in disoccupazione, o percepisce redditi di fabbricati, redditi di società, nonché da chi percepisce redditi di impresa quindi artigiani, commercianti professionisti, agricoltori (tranne che per i contribuenti che optano per la contabilità forfettaria). Fuorvianti, inoltre, i riferimenti al reddito di cittadinanza che non ha nulla a che vedere con l’addizionale comunale. L’aumento dallo 0.5% allo 0.8% in termini di percentuali è un aumento del 60%, il massimo consentito. Pochi comuni della provincia di Avellino hanno un’aliquota così elevata e se ce l’hanno prevedono una soglia di esenzione o addirittura una forma di scaglioni (come l’Irpef) in modo tale che chi ha di più paga con un’aliquota maggiore rispetto a chi percepisce di meno. Non si può paragonare il Comune di Nusco a Comuni che hanno una popolazione di gran lunga superiore o addirittura con il Capoluogo Avellino perché ci sono servizi e gestioni più grandi che implicano costi maggiori a cui quelle amministrazioni devono assolvere. E’ di una gravità inaudita da parte di un amministratore non sapere su chi grava un’imposta comunale così importante come l’addizionale comunale! Riguardo all’IMU è erroneo affermare che l’aumento riguarda solo i proprietari di seconde case e proprietari di locali commerciali, perché nei fatti l’aumento riguarda anche proprietari di locali artigianali; -Fabbricati per funzioni produttive connesse alle attività agricole ed altre categorie. Inoltre, l’affermazione che sulle PERTINENZE AGRICOLE non c’è aumento ma scontano l’aliquota del 1×1000 è pure questo del tutto fuorviante, come ribadire che l’IMU non tocca le fasce più deboli! Infatti solo chi è ben addentro al contesto nuscano sa che ci sono tante famiglie in difficoltà economiche che hanno le seconde case e le hanno concesse in comodato ai relativi figli, ma avendo problemi economici non si possono permettere il lusso di fare un atto dal notaio, rimanendo costretti a pagare l’IMU. Aumentare l’IMU sulle seconde case ha pure un effetto deterrente sulla possibilità di investire in immobili nel nostro comune da parte dei turisti o dei nostri concittadini emigrati all’estero che trascorrono a Nusco solo i periodi estivi e/o invernali. Di fronte a questi fatti, inconfutabili, da noi denunciati che inchiodano l’amministrazione alle proprie responsabilità il Sindaco continua a parlare di mancanza di pensiero quando invece dovrebbe riflettere egli stesso che la sua amministrazione è in profonda crisi e che ha perso credibilità, è sempre più traballante perché senza progettualità. NON BASTA finanziare e rifinanziare i medesimi progetti tipo: lavori “Sopracastello” e “Suore Stigmatine” e via discorrendo. Pertanto, riteniamo che non è assolutamente giustificabile un aumento di imposte senza una visione politica che proietti il nostro comune in una logica di sviluppo socio-economico e di tutela sanitaria! Non si può continuare a tollerare questa mancanza di vicinanza alla gente, di progettualità e di capacità amministrativa basica. Allora ci domandiamo: perché non si sono rivolti ad un tecnico per farsi aiutare e consigliare? Perché continuano a parlare di aumenti delle imposte se sono state già bocciate dal consiglio comunale e se il bilancio del ns. comune, come certificato dall’Ufficio finanziario, gode di “ottima” salute? Attendiamo risposte e aspettiamo il prossimo consiglio per fare, è il caso di dire, i conti finali! Intanto, il tentativo di screditare l’opposizione è risultato un vero boomerang per l’amministrazione che oggi più che mai è appesa ad un filo che si assottiglia sempre di più!