Dal Presidente di Pmi Campania, Gustavo De Negri, riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta scritta al neo premier Matteo Renzi.
Egregio Presidente,
nell’accettare l’incarico di formare il nuovo Governo, Ella ha assunto su di sé una responsabilità tutt’altro che piccola, la quale, anche per le circostanze in cui la Sua decisione è maturata, denota un coraggio di cui Le va dato atto. È proprio per questo, però che al tempo stesso Ella ha suscitato notevoli aspettative in ampi settori del Paese, non ultimo il tessuto delle Pmi che noi rappresentiamo, un gigante economico ma un nano politico.
Quelle Pmi che tutti dicono di avere a cuore, in quanto spina dorsale del Paese, ma che in realtà si sono trovate a subire gli effetti più virulenti della crisi. I numeri delle aziende che hanno chiuso i battenti, quelle che si sono drasticamente ridimensionate, quelle ancora che sono fallite, per non contare i numerosi imprenditori suicidi, sono lì a ricordarci quanto sia stato consistente il tributo che questo comparto ha dovuto pagare alla crisi. Un tributo che lo Stato ha avuto buon gioco ad esigere, perché quello più facile e con minori ostacoli, a fronte di altri interventi – pensiamo ad esempio ai tagli drastici della spesa pubblica – che avrebbero trovato ben altre e più numerose resistenze. È proprio alla luce di tutto questo che noi abbiamo ogni giorno più netta, più tangibile la sensazione che non vi sia ancora piena consapevolezza da parte della politica di quanto le Piccole e Medie Imprese sono importanti per questo Paese.
Le misure introdotte in questi anni per superare la crisi, anziché incidere sull’eliminazione, o quanto meno sull’allentamento, dei freni per permettere al tessuto produttivo di dispiegare le ali (cosa che esso, come i dati sull’export manifatturiero dimostrano, sa ancora far bene) e creare ricchezza e occupazione, hanno preferito affondare ulteriormente la lama nel corpo vivo dell’impresa, innalzando la pressione fiscale oltre i limiti di qualunque ragionevolezza. Per non parlare del rilancio del Mezzogiorno, annunciato sempre come prioritario nelle agende politiche dei vari governi, e puntualmente fallito sotto i colpi dell’ignavia e di un sistema burocratico non degno di un paese moderno.
È per questo che le Pmi hanno oggi un bisogno insopprimibile di credere nel tentativo che Ella sta mettendo in atto. Se anche questo fallisse, avremmo dilapidato irreversibilmente quel capitale di fiducia residuo che le imprese ancora riservano alla politica. È per questo che intendiamo rivolgerLe i nostri auguri più sinceri per la buona riuscita del Suo tentativo, perché facendoli a Lei siamo certo di farli anche a noi stessi.