Nei giorni scorsi il comandante della Polizia Municipale di Avellino, Colonnello Michele Arvonio, ha guidato i caschi bianchi in un controllo ad una lavanderia di tipo industriale presente in località Pianodardine .
Dal sopralluogo sul posto si è constatato che i reflui prodotti erano tipici di attività di lavanderia industriale e, ancora, dalla disamina della documentazione, non vi è traccia di alcuna dichiarazione circa l’assimilabilità dei reflui provenienti dalla lavanderia a quelle domestiche.
Alla luce di quanto sopra accertato, è stato disposto il sequestro preventivo dell’attività ,già convalidato dall’Autorità Giudiziaria competente .Appare dunque evidente la sussistenza, nella fattispecie in esame, di reato di tipo ambientale ai sensi dell’art. 137, comma 1°, del D. Lgs 152/2006 atteso che l’attivazione di uno scarico, proveniente da lavanderia, di acque reflue giudicabili come industriali in mancanza dei presupposti per la esigibilità a quelle domestiche, effettuato in assenza della preventiva autorizzazione, configura un reato di tipo ambientale.Sono state accertate altre violazioni quali assenza dei requisiti indicati nell’allegato IV del Testo Unico Sicurezza Lavoro vigente e per gli impianti ivi presenti l’assenza delle certificazioni di conformità legge 37/08 e assenza di libretti uso e manutenzione dei macchinari utilizzati nel processo produttivo in violazione della direttiva macchine D.P.R. n° 459 del 24/07/1996 e ss.mm.ii nonchè violazioni al D. Lgs nr. 81/08 .