Confindustria Avellino, Confartigianato Avellino e Federalberghi Avellino hanno presentato al Circolo della Stampa il progetto Irpinia Sistema Turistico, che si propone di promuovere la nascita di un sistema territoriale che organizzi le attività economiche, i beni materiali e immateriali, le risorse umane e naturali al fine di creare una nuova destinazione turistica attraverso un contratto di rete tra gli operatori.
Il numero uno degli industriali irpini, Pino Bruno, spiega: “Non siamo doppioni. Questo sarà un accordo di sviluppo teso a incentivare investimenti. Serve poi una piattaforma digitale. Cercheremo di essere di supporto al territorio per contenere lo spopolamento. Non è un’iniziativa per bloccarlo, non può. Ci sarà uno sportello per dare supporto e informazioni”. Poi aggiunge: “È una bella sfida e confidiamo in una risposta dal territorio. In questo momento è importante uno strumento agevolativo. Non ci sono altre misure simili perché la Regione si è dimenticata di finanziare determinate misure”. Però per l’imprenditore, l’Irpinia non ha “nulla da invidiare all’alto Adige. Ma serve una pacificazione tra chi opera sul territorio. I fondi li eroga Invitalia”.
Le associazioni di categoria riunite in partenariato promuoveranno una raccolta di manifestazione di interesse di operatori economici, avente sede operativa nella provincia di Avellino, che intendono aderire al programma di azione per poi predisporre una proposta di Contratto di Sviluppo Turistico anche nelle Varianti di Accordo di programma o di Accordo di Sviluppo. “Il progetto parte dal basso ed è flessibile. Plasmato in base alla manifestazioni di interesse. Pone la dimensione estetica come fattore competitivo. Tre associazioni vi hanno lavorato seriamente”, dice Ettore Mocella di Confartigianato.
Per Gerardo Stabile di Federalberghi, invece, “il sistema va soprattutto coordinato. I settori di attività ammessi sono: attività alberghiere ed extra alberghiere. Artistiche, sportive e di intrattenimento. Agenzie viaggio e turistiche. Artigianato artistico. Servizi per il benessere fisico e altre. Importi minimi di investimento dai 200mila euro in poi con finanziamento agevolato massimo pari al 75%”. Ma Stabile aggiunge: “Non sono Psr”.
Sui tempi è Bruno a dettarli. “Entro fine settembre faremo il punto, poi ci sarà una selezione. Ogni azienda avrà un progetto esecutivo. Ma serve un business plan pluriennale. Poi sarà presentato un progetto di sviluppo complessivo a Invitalia. Non sarà una passeggiata, ma ne va del nostro futuro”.