Il Dossier regionale sulle povertà in Campania è una pubblicazione annuale realizzata sin dal 2004 dalla Delegazione regionale Caritas, per dare una voce ed un volto ai tanti poveri che ogni giorno si rivolgono ai Centri di Ascolto in cerca di aiuto. Lo sforzo compiuto in questi anni dalle Caritas diocesane della Campania ha permesso di evidenziare gli aspetti fondamentali del fenomeno della povertà in Campania, ma soprattutto ha mostrato come questo sia cambiato e sia evoluto nel tempo.
L’edizione 2017 è stata presentata sabato scorso, 18 novembre, alla vigilia della prima Giornata mondiale dei poveri indetta da Papa Francesco, a Pozzuoli nella Diocesi di Mons. Gennaro Pascarella – delegato CEC per la Famiglia, proprio perché il Dossier di quest’anno presenta un Focus su “Povertà e Famiglia”.
“Il dramma dei drammi è sempre quello del lavoro”, ha detto Sua Em.za il Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli e presidente della Conferenza Episcopale Campana. “Il lavoro è la causa delle cause di povertà. È la malattia e delle malattie perché un disoccupato non è solo una persona che non sa che deve fare con la sua vita, ma anche è una persona che non può crearsi una famiglia, che viene messo da parte nella società, che è soggetta alle sollecitazioni delle organizzazioni criminali. Il nostro Dossier non deve essere considerato solo una diagnosi di un corpo malato, ma deve essere invece un’occasione per riflettere e migliorare quello che già facciamo”, ha affermato il Cardinale Sepe, aprendo i lavori.
“Siamo in presenza di una popolazione in rapido invecchiamento e con un tasso di natalità in costante diminuzione”, ha spiegato Ciro Grassini, sociologo e coordinatore scientifico del Dossier. “In un solo decennio – ha continuato Grassini – il Mezzogiorno ha perso il primato della natalità e negli anni duemila il numero medio di figli per famiglia si è ulteriormente ridotto”, mentre – “Nel Centro-Nord si è manifestato un crescente risveglio della maternità dovuto soprattutto alla presenza di famiglie straniere”.
Presenti anche Marco Giordano del Forum delle Associazioni Familiari della Campania e Giancamillo Trani, vicedirettore della Caritas Diocesana di Napoli e responsabile dell’Ufficio Immigrazione. Entrambi hanno curato gli approfondimenti su Famiglia e Immigrazione del Dossier.
Marco Giordano, in rappresentanza delle oltre 400mila famiglie del Forum, ha sottolineato l’importanza “di un sostegno alla Famiglia con politiche regionali e locali, poiché le famiglie rappresentano un ambiente privilegiato per la nascita e la cura dei figli, la formazione dei giovani, la crescita e l’educazione continua, l’incontro e il confronto tra le generazioni, poiché produttrice di beni economici, psicologici, sociali e culturali per l’intera collettività”.
L’analisi dei dati sull’immigrazione in Campania, la complessità del fenomeno visto su scala europea e mondiale e il suo rapportarsi con la Chiesa sono stati gli argomenti di cui ha parlato Giancamillo Trani, curatore della parte Campana del Dossier Immigrazione Caritas/Migrantes. Il suo intervento ha voluto mettere a fuoco la reale situazione migratoria in Campania (regolari e irregolari), il business che arricchisce i privati senza nessun programma di inclusione, il tema dello ius soli in discussione in Parlamento.
Commoventi sono state le 4 testimonianze: un padre separato che ha vissuto in auto; una donna immigrata malata di AIDS; un giovane in cerca di lavoro impegnato nel Progetto Policoro; una famiglia sfrattata che vive da anni in una baracca.
“Dietro ogni edizione del Dossier c’è l’impegno dei Centri di ascolto della Caritas ed il lavoro quotidiano ma silenzioso nelle nostre parrocchie”, ha dichiarato Sua Ec.za mons. Antonio Di Donna, Vescovo delegato alla Carità per la Conferenza Episcopale Campana. “Se da un lato emerge il nuovo volto della povertà delle famiglie – ha proseguito mons. Di Donna – dall’altro registriamo la debolezza delle risposte delle istituzioni. Spesso sono le istituzioni a dire ai cittadini di rivolgersi alle Caritas parrocchiali. Questa è l’inadempienza del welfare pubblico”, ha concluso il Vescovo.
Ha concluso la mattinata Sua Ecc.za mons. Gennaro Pascarella, Vescovo della Diocesi di Pozzuoli e Delegato alla Famiglia. “Si evince dal Dossier – ha sottolineato mons. Pascarella – che il problema principale è la mancanza di lavoro. Il lavoro rende possibile lo sviluppo della società ma anche il sostentamento della famiglia e la sua stabilità. Tante famiglie – ha chiosato il Vescovo di Pozzuoli – si sfasciano proprio per la mancanza o la perdita di lavoro. La mancanza di lavoro, tra l’altro, è anche terreno di cultura delle associazioni malavitose”.