Progetto T.r.am, turismo responsabile e ambiente.

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902ad38e5dc46bfdacfd2bf383717a55_LL’occupazione giovanile potrebbe passare attraverso un acronimo, quello di “T.r.am” (Turismo responsabile e ambiente), ambizioso progetto di formazione in ambito di tecniche e discipline turistiche, volto alla valorizzazione territoriale ed alla tutela paesaggistico ambientale, riservato a 100 ragazzi campani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni di cui 25 per la sola provincia di Avellino.

Un cantiere di apprendimento “made in Irpinia” con un programma estremamente articolato, finanziato dal bando “Giovani per il sociale” ed attuato dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica e dal Dipartimento della gioventù e del Servizio civile nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il progetto vedrà la partecipazione dei comuni partner di Summonte, Pratola Serra, Montefredane e Montoro, dell’associazione capofila “Terra di mezzo”, dell’associazione “Step Europa, del CSV di Avellino, della Pro Loco di Avellino, della società cooperativa GEA Irpinia e dell’associazione “Guardavanti: per il futuro dei bambini”. 

Lo scopo sarà quello di fornire ai partecipanti tutti gli strumenti necessari per intraprendere un eventuale percorso imprenditoriale, gettando le basi per un circuito di turismo sostenibile ed ambientale sul territorio irpino. Tra gli obiettivi finali, la creazione di un’agenzia di servizi che possa promuovere il turismo responsabile creando una rete tra produttori locali per la promozione di prodotti tipici.

IMG_7090dsdsI giovani selezionati saranno gratuitamente formati in quattro ambiti: agenti di turismo, comunicazione e web marketing, operatore di agenzia di servizi turistici e sviluppo personale, sia attraverso lezioni frontali (che per i partecipanti irpini si terranno nel Comune di Summonte) sia grazie ad una piattaforma di e-learning dedicata. Il percorso troverà la sua applicazione con la mappatura del territorio e la creazione di itinerari turistici fruibili anche da persone diversamente abili.

Il ciclo di formazione sarà articolato in sette macro fasi:

1) gestione del coordinamento e rendicontazione del progetto;

2) comunicazione delle attività e dei risultati del progetto;

3) monitoraggio e valutazione;

4) formazione dei destinatari (6 mesi): contatto con associazioni che operano con disabili, donne e persone con disagi sociali; Attivazione dei corsi di formazione che prevederà i moduli di empowerment del team (5 giorni), agente di turismo responsabile (100 ore), accompagnatore turistico (50 ore), web 2.0 (180 ore), creazione agenzia di servizi (100 ore); 

5) Recupero della memoria storica ed incontro intergenerazionale (3 mesi): incontri tra anziani e studenti nelle scuole, storie e leggende dell’Irpinia; raccolta del materiale storiografico audio e video; redazione dei materiali raccolti destinati a pubblicazione cartacea on-line;

6) creazione degli itinerari (5 mesi): scambio di buone pratiche con realtà affini; mappatura del territorio (aziende, associazioni, punti di interesse); creazione di segnaletica attraverso il riciclo creativo; 

7) attivazione degli itinerari: proposta di 5 itinerari turistici, coinvolgimento degli accompagnatori formati.

Sarà possibile inoltrare la propria candidatura fino al 4 marzo all’indirizzo e-mail “progettotram@gmail.com, compilando il modulo di iscrizione ed allegando un curriculum vitae in formato europeo, una lettera motivazionale ed i dati anagrafici. Per maggiori informazioni, dalla prossima settimana basterà visitare il sito internet www.progettotram.it.

Grande soddisfazione è stata espressa dal responsabile Alessandro Nicotera, nel corso della conferenza di presentazione  tenutasi presso il Circolo della Stampa di Avellino: “l’idea è quella di lavorare sulle grandi possibilità offerte dal nostro territorio. Fino ad ora solo pochi hanno investito nel cosiddetto “turismo immateriale”, ovvero nella formazione reale di chi dovrebbe svilupparlo. Per questo, offriremo un percorso orientato all’apprendimento e all’effettiva preparazione di itinerari che, dopo la traduzione in più lingue, saranno caricati su una piattaforma ed offerti alle agenzie. Alla fine del percorso, dunque, immaginiamo che i ragazzi possano essere realmente in grado di lavorare nel settore”.

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