Nessuna modifica al decreto legge 50/17, meglio conosciuto come Legge Delrio sul riordino delle Province. Il ministro delle finanze Padoan va avanti per la sua strada non avendo ricevuto indicazioni in merito dall’esecutivo ed emana i decreti per attribuire i fondi agli enti.
Le Province sono rimaste nel limbo di una legge che ne prevedeva l’abolizione, la cui attuazione definitiva sarebbe avvenuta con la vittoria scontata al referendum Costituzionale dello scorso dicembre dove ha prevalso il No scombussolando i piani dell’allora Governo Renzi, oggi Gentiloni, e ripristinando di fatto le Province. Nonostante la Corte dei Conti abbia definito irragionevoli i tagli, a Montecitorio grazie ad una sentenza della Corte Costituzionale, si prosegue come se nulla fosse accaduto. Province declassate ad ente di secondo livello (è stato tolto ai cittadini il diritto al voto), tagli alle risorse senza la redistribuzione delle competenze. Al momento a poco sono valsi gli appelli lanciati dall’Unione Province Italiane che lamentano il rischio di non poter aprire gli istituti scolastici superiori e la mancanza di fondi per la manutenzione delle strade di competenza. L’unico risultato ottenuto è stato quello di postecipare l’approvazione del bilancio 2017 a settembre per l’impossibilità di molte amministrazioni a redigerli. E’ stata paventata anche l’ipotesi di portare i libri contabili in tribunale da parte di alcuni enti.
Tre miliardi di euro tagliati in tre anni, e prelievi dello Stato sui bilanci che in alcuni casi come Salerno superano il 100% (106). La Provincia di Avellino con un introito di 33,7 milioni derivante in gran parte da tassa di circolazione, assicurazione, imposte di registro su trasferimento e acquisto di auto, ha subito un prelievo di 21,4 milioni pari al 64% nel 2016 restituendone in totale 29. Non andrà meglio nel 2017 dove in previsione dei 34,5 milioni di introiti lo Stato ne percepirà ben 27 per una restituzione totale di circa 35 milioni. In totale solo la Provincia di Avellino negli ultimi cinque anni ha restituito allo Stato circa 100 milioni. Soldi che i contribuenti in teoria verserebbero per la manutenzione stradale.
Nonostane la Sose, società del Ministero delle Economia e delle Finanze abbia indicati in 650milioni i trasferimenti da garantire alla Province, sono stati confermati i trasferimenti annunciati. Per le funzioni fondamentali: amministrazione, gestione e controllo, pubblica istruzione, edilizia scolastica, trasporti, gestione del territorio, tutela ambientale, sviluppo economico sono state finanziate con 180 milioni per gli anni 2017 e nel 2018, mentre un ulteriore tagli drastico ci sarà a partire dal 2019 con soli 80 milioni destinati per le stesse funzioni.
A Palazzo Caracciolo spetteranno rispettivamente 1.578.358 nel 2017 e nel 2018 e 701.492 nel 2019. L’Irpinia è la Provincia che riceverà il minor trasferimento fondi, a Benevento andranno 1.860.906 (2017-2018) e 827.069 (2019); a Caserta 3.028.752 (2017-2018) e 1.346.112 (2019); a Salerno 10.077.124 (2017-2018) e 4.478.722 (2019). Napoli rientra nella ripartizione delle città metropolitane.
Altri 170 milioni il Governo li destina per la manutenzione stradale: 2.424.127 a Benevento; 2.773.000 a Caserta; 4.815.000 a Salerno; 3.172.168 per Avellino che ha ben 1600km di strade provinciali. L’entità del trasferimento per intenderci servirebbe a malapena alla manutenzione di una sola strada.