Quando il commissariamento è un bene, la strada tracciata da Priolo.
da In Loco Motivi riceviamo e pubblichiamo
Usualmente il commissariamento di un ente pubblico viene visto come una “sciagura” per l’ente e la comunità, indice di un fallimento politico e inizio di un periodo di “ordinaria” pausa fino a prossime elezioni. Usualmente. Ma Avellino anche in questo rappresenta un’eccezione. Il periodo di commissariamento appena concluso dimostra che anche quel tempo di stand-by rappresentato dalla vacatio politica può essere un tempo proficuo e un periodo di buona amministrazione. Così è stato con il Commissario Giuseppe Priolo il quale termina il mandato consegnando le chiavi della citta al sindaco, eletto di fresco lo scorso 9 giugno.
Il commissario, con la collaborazione dello staff del Servizio Strategico Europa Avellino, restituisce una città che ha in potenza tutti i miglioramenti possibili, impensabili fino ad un anno fa. Una città che certo mantiene ancora i suoi problemi ma che Priolo ha immaginato migliorabile, con una visione, questa volta sì, politica, responsabile più di quella di un sindaco e una giunta “eletti”.
Ha indicato la strada, peraltro non difficile da immaginare, sempre chiesta a gran voce ma elusa, lasciata non udita:
– la strada di un decongestionamento cittadino attraverso la rigenerazione di borgo ferrovia e il ripristino della stazione come centro nevralgico di smistamento della rete pubblica differenziata – treno, bus, metropolitana leggera, magari bike e car sharing.
– La riqualificazione, mantenendone e valorizzandone l’assetto storico, dell’asse di via Francesco Tedesco come porta verso Avellino e asse di uscita da questa;
– Ha capito la necessità per Avellino di uscire davvero dall’isolamento, spingendo per il potenziamento delle linee ferrate per Napoli, Salerno e Benevento;
– ha intuito la necessità di favorire lo studio della soluzione ideale per velocizzare e rendere appetibile e concorrenziale il treno rispetto all’auto, dunque ha valutato l’idea da tempo suggerita anche da questa associazione di uno snodo a Codola che insieme ad un riordino dei tempi di percorrenza permetterebbe di arrivare a Napoli in tempi preferibili a quelli del bus e di collegare finalmente il capoluogo alla alta velocità per Roma – cosa che aiuterebbe tutti i tipi di sviluppo economico, anche quello turistico.
– Di conseguenza, l’investimento sulla Avellino Rocchetta non inciderebbe solo sulla linea ma su tutto il territorio, attraverso anche il protocollo d’Intesa di Area Vasta.
– Ha insediato la prima cabina di regia dei PICS
– Ha saputo collaborare in maniera virtuosa con la Regione, così come si fa tra enti “maturi”
La strada indicata dal Commissario che doveva solo “gestire l’ordinario” è in realtà una strategia politica lasciata in eredità ad una amministrazione che speriamo sia in grado di utilizzarla al meglio.
Noi ci sentiamo di ringraziare il Commissario Priolo per la professionalità con cui ha portato avanti il suo mandato e l’amore che ha messo nel suo lavoro che si è trasformato in un atto d’amore per questa città. E per questo che merita la nostra stima ed è per questo che dovremmo impegnarci a non sprecare il lavoro fatto fino ad ora.
InLocoMotivi