Il referendum sulle trivelle non raggiunge il quorum: i votanti si fermano attorno al 32% con i SI che sfiorano l’80% e i NO al 20%.
Esulta Matteo Renzi che giudica il risultato una vittoria contro quei “pochissimi consiglieri regionali e qualche presidente di Regione” che volevano farne solo “una conta” politica.
Ma, in parte, si dicono soddisfatti anche i sostenitori del comitato per il SI per aver “acceso un riflettore sulle lobby del petrolio in Italia e sulle scelte energetiche del Paese”.
Sui social networks durante la giornata è divampata la polemica per via del Tweet del deputato renziano calabrese Ernesto Carbone che ha lanciato l’hashtag #ciaone che è sembrato deridente verso i cittadini che sono andati a votare e le successive correzioni non sono servite a disinnescare la polemica (anche perchè a promuovere il referendum sono stati 10 consigli regionali di cui 8 erano a guida Pd).
La Regione con la più alta percentuale di affluenza è stata la Basilicata (una delle più interessate direttamente alle trivellazioni), la Campania è penultima, come percentuale di votanti al referendum sulle trivelle.
Precisamente hanno votato il 26,13 per cento degli aventi diritto. Ultimo si è classificato il Trentino Alto Adige, con 25,16%. Terzultima regione, ma di poco (26,69%) è stata la Calabria.