Rimasta spesso ai margini della ricerca scientifica, etichettata ideologicamente con valenze negative, la “religiosità popolare” rivela aspetti di grande interesse che spaziano dalla storia all’antropologia, dall’etnografia alla linguistica, dalla ecclesiologia alla stessa capacità rappresentativa che trova riscontro in campo artistico.
Sono questi alcuni dei temi che emergono da una ricerca condotta sul campo da Marisa Miele e da Fernando G. Miele, e che, dopo circa tre decenni di raccolta dati, possono finalmente diventare patrimonio condiviso grazie alla loro pubblicazione.
L’indagine, che ha avuto come fulcro il comune di Circello e i limitrofi comuni di Reino, Colle Sannita e Castelpagano, si è confrontata con analoghi elementi raccolti episodicamente presso altre Comunità beneventane, da Fragneto Monforte a Montefalcone Valfortore, da Apice a Santa Croce del Sannio e Morcone, dalle realtà del Partenio a quelle del Molise e della Campania, mettendo in sinossi tali dati con quanto noto sul territorio italiano in tale specifico settore.
Ne è emerso un primo quadro che lascia trasparire una vera e propria rete di scambi di elementi che rinviano a una “strategia pastorale” messa in atto dopo il Concilio di Trento, ma che – mentre produce nuovi testi – utilizza composizioni liriche tardo medievali, come emerge nello specifico dalle narrazioni in volgare tipiche della Settimana Santa.
Lo studio, ricco di documentazione e di suggestioni, spazia dalla cultura immateriale (preghiere e celebrazioni festive) alla cultura materiale, come ben attesta il censimento di croci e tabernacoli di via e del cospicuo patrimonio di campane ancora presenti sul territorio di Circello. Degno di rilievo è quanto il lessico popolare sia di norma utilizzato in queste composizioni. In tal modo, infatti, a chi ignorava l’italiano letterario e ancor più il latino ecclesiastico, non era preclusa la conoscenza delle verità della fede e la capacità di tessere dialoghi con la dimensione trascendentale. Ed ecco che, maestro già Francesco d’Assisi, la quasi totalità dei testi raccolti sono nei vernacoli in uso presso ciascuna Comunità locale.
A sottolineare le specificità di questa pubblicazione saranno il senatore prof. Davide Nava, il direttore dell’ufficio cultura e beni culturali dell’Arcidiocesi, il prof. mons. Mario Iadanza, e l’arcivescovo metropolita di Benevento, S. E. mons. Felice Accrocca.
La presentazione del volume, promossa dal Centro Ricerche “Teofilo Petriella” di Circello, si terrà il 3 settembre p. v. alle ore 17, 30, presso il salone “Leone XIII” del Palazzo Arcivescovile di Benevento, in Piazza Orsini, 27.