Sagra della Castagna di Montella, polemiche sui servizi sanitari

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Secondo recenti notizie di stampa, l’ultima edizione della Festa della Castagna di Montella ha fatto registrare il record di 90mila presenze in questo fine settimana di Ognissanti. In vista della conclusione della manifestazione, che riprenderà dall’8 al 10 novembre, sono attesi nuovamente migliaia di visitatori da ogni angolo della Campania e da fuori regione, soprattutto dalla Puglia. Nonostante il tutto esaurito, non sono mancate però critiche al sindaco Rizieri Buonopane e agli organizzatori, contestati per aver affidato il servizio di soccorso sanitario proprio a ridosso dell’evento, non concedendo la possibilità di individuare la migliore soluzione nell’interesse di tutti.

A tre giorni dall’inizio della kermesse, con un provvedimento lampo che si è concluso in meno di 24 ore, il comune di Montella chiedeva la disponibilità a svolgere tale servizio alla Misericordia locale e alla Croce Rossa Italiana di Avellino, scegliendo quest’ultima perché presentava il preventivo del suo compenso, pari a 11.800 euro, entro il termine stabilito. Ovvero, nella stessa giornata della ricezione della richiesta. Per la fornitura dei medesimi servizi, l’associazione Misericordia offriva 10.400 euro, ed altre attività a titolo gratuito nei modi e nelle forme previste. Ma l’offerta proposta giungeva dopo la brevissima scadenza e non veniva presa in considerazione.

Oltre il danno la beffa: il comune ha speso 1.400 euro in più – che gravano sulle casse pubbliche – per un servizio di qualità oggettivamente inferiore. Non vi è nulla da eccepire sul lavoro svolto dalla Croce Rossa, a cui va un doveroso ringraziamento. Tuttavia, bisogna considerare anche l’importanza di avere un Posto medico in posizione centrale e facilmente raggiungibile, come quello che veniva allestito dalla Misericordia, nei pressi di Piazza Bartoli.

In caso di emergenza e urgenza sanitaria la tempestività dei soccorsi può davvero fare la differenza. In un evento di tale portata, diventa difficoltoso muoversi lungo le strade affollatissime di gente. Per ragioni ancora da chiarire, l’attuale Posto medico è stato allestito nella sede della Comunità montana, all’ingresso del paese. Una scena in particolare ha fatto storcere il naso a molti, quella di un’ambulanza rimasta imbottigliata tra la folla.

Escludere la Misericordia di Montella si è rivelata una scelta sbagliata nel metodo e nel merito. Un sindaco non dovrebbe mai tradire l’impegno verso il bene comune.

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