da Maria Vitacca di “Salviamo Il Paesaggio” riceviamo e pubblichiamo:
La Ola (Organizzazione lucana ambientalista) e l’associazione “Articolo 9″ – in merito al progetto Eni finalizzato alla realizzazione dei 2 nuovi pozzi petroliferi “Caldarosa 2″ e “Caldarosa 3″, situati nel territorio comunale di Calvello – informano di aver allertato, con un esposto urgente, la Direzione generale ambiente della Commissione europea. Per conoscenza la missiva è stata inviata anche al ministero dell’Ambiente – già sollecitato ad ottobre e a novembre 2013 -, la Direzione generale per il Paesaggio del ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, l’Ufficio compatibilità ambientale della Regione Basilicata – che da mesi sta decidendo sulla Valutazione d’impatto ambientale al progetto – ed, infine, all’Ente Parco Nazionale Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese.
“Mein Kampf”, titolo dell’opera in cui Hitler illustro’ il suo pensiero politico finalizzato alla distruzione dell’umanita’, non stonerebbe affatto per questo progetto di Sviluppo Caldarosa, pensato”scientificamente” a tavolino dall’Eni e corredato di una nutrita bibliografia, che vuole ipocritamente camuffare uno sterminio di territorio e di popolo.
L’Eni “sostenibile” di Sabina Ratti che pretende cosi’di integrare i diritti umani nell’ambito della valutazione di impatto ambientale , diventa una beffa insopportabile e un’ offesa all’intelligenza e alla dignita’ di quanti,compresi i contadini-pastori del luogo,non vogliono sottomettersi a questa logica di distruzione e di morte.
Di seguito la lettera inviata da parte di un gruppo di agricoltori ed allevatori di Caldarosa.