Concretezza e non propaganda elettorale. È quella che, in una nota congiunta, chiedono il Segretario Generale della Fp Cgil, Licia Morsa, e il Segretario Provinciale FpCgil delegato alla salute pubblica, Pietro de Ciuceis, rivolgendosi ai candidati delle imminenti elezioni regionali.
“La sanità torni ad essere pubblica e universale come detta la nostra Carta Costituzionale – scrivono i due Segretari – La minaccia del Covid-19 si riaffaccia e le strutture sanitarie territoriali continuano a pagare dazio ad una visione burocratica e capitalistica della sanità nonché agli ordini di scuderia. La Costituzione garantisce la salute a tutti i cittadini, ma i padri fondatori non potevano immaginare quanto potesse diventare invasiva e dannosa la legge di mercato. Appurato che oggi sono i burocrati ad avere la meglio sulla necessità di salute dei cittadini e i diritti dei lavoratori, la speranza che il covid, tra tante disgrazie, aprisse gli occhi ai politici, quelli veri, si è dimostrata vana. Negli ultimi giorni si fa a gara a indire concorsi, assumere e promettere, ma a parere di questa Organizzazione è solo una propaganda elettorale che a breve termine deluderà le aspettative di chi vorrebbe poter costruire progetti per il proprio futuro con un lavoro vero”.
FpCgil che pretende una serie di risposte precise da parte dell’Asl di Avellino, nella speranza che non rimangano lettera morta.
“Ci spieghi l’Asl– continua la nota – cosa intende nell’ultimo bando per infermieri professionali quando si riserva la possibilità di modificare il bando stesso in qualunque momento e in maniera del tutto unilaterale. Invece di concludere le procedure concorsuali in itinere ancora immagina di modificare? Per cosa? Per chi? Quanto dobbiamo ancora attendere per vedere ultimate le procedure di reclutamento di personale? L’Asl di Avellino ha solo due laboratori analisi. Uno a Sant’Angelo dei Lombardi e l’altro ad Ariano che servono un bacino di utenza enorme e che, di fatto, prevedono il trasferimento da Avellino alle due strutture periferiche dei campioni scoraggiando, così, i cittadini ad utilizzare le strutture pubbliche per rivolgersi alle convenzionate. E’ così complicato incrementare tali servizi piuttosto che cercare soluzioni alternative in voga in questi ultimi giorni? Ciò fa capire che ormai non è più interesse della cosiddetta “Azienda” sanitaria di Avellino occuparsi di diagnostica pubblica nel settore, abdicando di fatto ai convenzionati e generando una situazione molto pericolosa, con l’ingolfamento del Moscati o del precario ospedale di Solofra. Il tutto inducendo i privati convenzionati a potenziarsi, sperando che nessuno riporti in auge il pubblico perché ridurrebbe il fatturato. Alla fine un cane che si morde la coda. Un cortocircuito casuale o studiato che porta ad un solo risultato. Ogni anno, ad un certo punto i finanziamenti per la laboratoristica convenzionata si esauriscono e i cittadini ricorrono al proprio portafoglio o, ancora peggio, non si curano per niente”.
Vi è poi la questione relativa ai reparti già inaugurati in pompa magna e che, di fatto, sono chiusi o depotenziati. “La radiologia e determinate specialità che ormai vanno affievolendosi nelle strutture pubbliche come ginecologia, ortopedia, riabilitazione. Davvero imbarazzante dover spiegare in assemblea ai lavoratori “EROI” dell’ASL il perché il Direttore generale dell’Azienda Sanitaria Locale, a differenza del resto degli operatori sanitari della regione, non consentirà loro di concorrere alla legittima progressione economica dopo più di due lustri”.
Una FpCgil che rilancia la propria sfida a difesa dei lavoratori anche in vista delle imminenti elezioni regionali. “Questo è solo l’inizio di un periodo in cui la FpCgil chiederà a chi in politica si focalizza sulla sanità concretezza e non solo proclami. Quelli sono appannaggio della direzione ASL con nastri e foto ricordo inimitabili per chi si affaccia occasionalmente sotto le elezioni nel campo”.