Sanità, l'annuncio di Caldoro: abbiamo ridotto gli sprechi, adesso possiamo ridurre i ticket. Si parte a gennaio 2015, esenzione totale per i redditi bassi e famiglie numerose.
Il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, annuncia la riduzione ”anche in alcuni casi della metà il ticket sulla sanità, sui farmaci, sull’assistenza, sul pronto soccorso. Erano i più alti d’Italia, intollerabili, impossibili da sostenere”.
Un risultato ottenuto dopo ”un lavoro oscuro: quattro anni fa quando abbiamo iniziato il lavoro abbiamo ereditato una sanità, la peggiore in Italia, con i più alti costi ed i peggiori servizi per i cittadini”, ha aggiunto Caldoro.
Riduzione dei ticket sanitari, in alcuni casi anche della metà: è la misura presentata da Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania, che ha incassato l’ok dei sindacati confederali i quali stamane hanno sottoscritto un protocollo.
Le riduzioni saranno attive a partire dal primo gennaio 2015.
In base ai nuovi criteri, sul fronte della farmaceutica, le famiglie composte da una o due persone, con un reddito di 15.000 euro hanno diritto all’esenzione totale. Lo stesso vale per le famiglie composte da almeno tre persone con un reddito di 18mila euro.
E ancora: sono esentate le famiglie composta da 4 o 5 persone con redditi fino a 22mila euro e i nuclei composti da almeno 6 persone con redditi fino a 24mila euro.
Sul fronte dell’assistenza specialistica ambulatoriale e prestazioni termali, la quota regionale scende da 10 a 5 euro per i pazienti le cui famiglie abbiamo un reddito compreso tra i 13mila e i 36.151,98 euro. Sono invece esentate dalla quota regionale le famiglie composte da 1 o 2 persone con redditi fino a 15mila euro; fino a 18mila euro per famiglie composte da tre persone; fino a 22mila per i nuclei composti da 4 o 5 persone; fino a 24mila per famiglie composte da almeno 6 persone. Cambiano anche i costi dei codici bianchi nei pronto soccorso: il ticket viene dimezzato da 50 a 25 euro. Viene in pratica eliminata, per tutti, la quota regionale per l’accesso, resta solo da pagare quella statale. Le stesse esenzioni, sempre in base al reddito, sono previste per le visite specialistiche legate a patologie, per gli invalidi e per chi ha l’accompagnamento. (ANSA)