“Si sa, e lo abbiamo sempre detto, che è prassi consolidata vedere esponenti del Pd e del centrodestra che usano le istituzioni per i propri interessi personali e non per risolvere i problemi dei cittadini. Ma quello che stiamo leggendo sui giornali negli ultimi giorni rispetto ai maneggi del sottosegretario beneventano del governo Renzi Umberto Del Basso De Caro supera anche la fantasia”. Con queste affermazioni interviene il portavoce eurodeputato del M5s Piernicola Pedicini sullo scandalo che sta scuotendo la politica beneventana.
“Non entriamo nel merito delle vicende perché ormai sono note – dice Pedicini -, ci limitiamo solo a descrivere lo squallido scenario: lotte di potere, ‘minacce di guerre nucleari contro un paio di stronzi che stanno segnati malamente’, interventi a favore di fidanzate, scambi di voti, inciuci, colpi bassi, manovre sotterranee, conversazioni registrate di nascosto. Un quadro disgustoso e inaccettabile che colpisce un’intera comunità come Benevento e il Sannio e lascia sempre più disorientati i cittadini onesti che non ne possono più di sopportare queste vicende.
Tutto è emerso da intercettazioni telefoniche ordinate dalla magistratura e Del Basso De Caro, che è il massimo esponente del Pd beneventano, anche se non è indagato, avrebbe il dovere di dare conto sul piano politico, etico e morale di quanto è accaduto.
Ciò che è venuto alla luce è torbido e vergognoso. L’ennesima conferma di quello che il M5s denuncia da sempre. Uno spaccato indecoroso della politica beneventana che vede dentro tanti protagonisti: un sottosegretario in carica, un ex ministro, esponenti dell’ex Pdl e di Fratelli d’Italia, un sindaco in carica, dirigenti di Asl, amici e parenti. Il tutto intrecciato con due inchieste, una della Procura di Benevento sulle nomine nella Asl locale, che vede coinvolta l’ex ministro Nunzia De Girolamo, e l’altra della Dda di Napoli che riguardava presunti favori dell’Amministrazione comunale beneventana ad un clan camorristico.
La cosa assurda – sottolinea il portavoce del M5s – è che questo scandalo ha dato l’alibi a Nunzia De Girolamo di poter fare la vittima e dire che le intercettazioni su Del Basso De Caro confermerebbero che contro di lei ci sarebbe stato un vero e proprio complotto. Insomma, la De Girolamo, che è tornata a Forza Italia ed è moglie del deputato Pd Francesco Boccia, invece di spiegare alla Procura se è vero o meno che ha avuto un ruolo nella scelta dei dirigenti e per gli appalti all’Asl di Benevento, se la prende con il sottosegretario renziano che sarebbe stato a conoscenza prima della magistratura delle registrazioni che la coinvolgono nello scandalo all’Asl.
Tutto questo conferma che i due ras della vecchia politica beneventana, il sottosegretario e l’ex ministro, si stanno fronteggiando senza esclusioni di colpi per vedere chi è più forte e per tentare di continuare a dominare le istituzioni e i giochi di potere sanniti. Resta inteso che entrambi sarebbero pronti a fare patti e alleanze qualora gli servisse.
Una cosa è certa – conclude Pedicini -, in questo squallore, Renzi è sempre pronto a proteggere i suoi fidati così come già fece per Del Basso De Caro quando era indagato per la rimborsopoli alla Regione Campania.
C’è da dire infine che quanto abbiamo descritto è solo la punta dell’iceberg di un sistema politico marcio, malato e incapace di governare e rappresentare le istituzioni. L’unica speranza che ci fa guardare al futuro con fiducia è la voglia dei cittadini di impegnarsi insieme al M5s per fare in modo che alle prossime competizioni elettorali vengano elette nuove persone: oneste, trasparenti, disinteressate e competenti”.