Sciopero generale in corso. La CGIL: oltre il 70% di adesioni. Napolitano: esasperazioni non fanno il bene del paese.

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Sciopero: Napoli; tre i cortei in cittàLo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil per venerdì 12 dicembre sarà di otto ore e lo stop riguarderà tutti i settori privati e pubblici, dai trasporti alla scuola.

Con lo slogan ‘Così non va’ sul Jobs act, sulla legge di stabilità e sulla Pa, i sindacati chiedono al governo di cambiare verso alle politiche economiche e del lavoro, di estendere il bonus degli 80 euro ai pensionati e agli incapienti e di aprire il tavolo per il rinnovo del contratto nel pubblico impiego, fermo al 2009.

Tre cortei a Napoli per lo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil a cui – secondo le organizzazioni sindacali – ci sono oltre 50mila persone.

Il corteo principale è confluito in piazza Matteotti. Ne sono in corso altri due: quello dei movimenti studenteschi e quello dei collettivi universitari. Stop a funicolari, linea 1 della metropolitana, e ai collegamenti verso l’hinterland e le province.

Funzionano con una certa regolarità la linea 2 della metro e parte dei bus dell’ANM.

 

Sono 54 le manifestazioni organizzate in tutta Italia, di cui 10 regionali, 5 interprovinciali e 39 territoriali. Al corteo a Roma, da piazza dell’Esquilino a piazza Santi Apostoli, parteciperà il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo; al corteo a Torino, da piazza Vittorio a piazza San Carlo, parteciperà il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. Nel trasporto ferroviario lo stop sarà dalle 9 alle 17; in quello aereo dalle 10 alle 18; mentre nel trasporto pubblico locale, nel rispetto delle fasce di garanzia, l’articolazione dello sciopero che interesserà bus, tram e metro, avrà fasce orarie diverse da città a città.

Napolitano: esasperazioni non fanno bene al Paese. “Lo sciopero generale proclamato per oggi è segno senza dubbio di una notevole tensione tra sindacati e governo”. Lo ha detto il presidente Giorgio Napolitano parlando con i giornalisti a Torino. “E’ bene che ci sia rispetto reciproco” tra le prerogative di governo e sindacati e che “non si vada ad una esasperazione come quella di cui oggi abbiamo il segno. Non fa bene al Paese”.

Il presidente Napolitano ha premesso, parlando dello sciopero generale di oggi, che lui “ovviamente non entra nel merito delle ragioni degli uni o degli altri”. “Mi auguro – ha aggiunto parlando con i giornalisti prima di lasciare Torino – che si discutano sia le decisioni già prese, come quella della legge di riforma del mercato del lavoro, sia quelle da prendere soprattutto per il rilancio dell’economia e dell’occupazione in un contesto europeo”. E che per queste tematiche così importanti per il Paese, ha sottolineato “si trovi la via di un discussione pacata”. “Naturalmente poi il governo ha le sue prerogative, le ha anche il Parlamento ed ha il suo ruolo da svolgere il sindacato”. Per tutte queste ragioni, sottolineate con forza il capo dello Stato, “è bene che ci sia rispetto reciproco di queste prerogative e che non si vada ad una esasperazione come quella di cui oggi abbiamo il segno”. Perché tutto ciò, ha concluso, “non fa bene al Paese”.

Lo sciopero di oggi nel settore ferroviario ”resta in violazione delle regole e dovrà essere valutato attentamente nei prossimi giorni”. Così Roberto Alesse, presidente della Commissione di Garanzia sugli scioperi a Radio 24. Secondo Alesse andranno valutate sanzioni per i sindacati che non si sono adeguati all’indicazione della Commissione.

Susanna Camusso ha scelto Torino per contestare il Jobs Act e la legge di stabilità del governo Renzi. La leader della Cgil partecipa al corteo del capoluogo piemontese partito da piazza Vittorio Veneto. Attese almeno 30 mila persone, con 200 pullman in arrivo da tutto il Piemonte. Presente in coda al corteo anche il cosiddetto spezzone sociale, con centri sociali e Cobas. Il governo ”sbaglia a escludere il confronto e la partecipazione” con i sindacati. Lo afferma il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso in una intervista al Gr Rai. ”E’ un errore – dice – anche perché ci pare che la priorità che indica al Paese che è innanzitutto quella del bisogno di lavoro, non trovi corrispondenza nei provvedimenti che il Governo sta facendo”. Camusso alla domanda sui primi dati dello sciopero ha detto che quelli che ha il sindacato fin qui ”sono molto positivi”. “E’ una scelta del governo se continuare a provare a innescare il conflitto oppure discutere. Deve essere chiaro che noi non ci fermiamo”. “Continueremo a contrastare le scelte sbagliate per avere una prospettiva di lavori in questo paese”, ha aggiunto. (ANSA)

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