Il borgo di Summonte (Avellino) accoglie la 16esima edizione di “Sentieri mediterranei”, una esperienza umana e sensoriale – prima ancora che un festival – capace di trasmettere a residenti e visitatori la radice di un territorio nel suo processo di modernizzazione e crescita. Direttore artistico della rassegna “Sentieri mediterranei 2014 – Festival internazionale di musica etnica e classica con eventi in Abbazia del Loreto” è il compositore, musicologo, cantautore e polistrumentista Enzo Avitabile, da sempre emblema di una ricerca sonora e testuale che non mistifica il contemporaneo ma sa trovare ogni volta le sue fonti pure nell’archivio musicale di ieri. In una costante altalena ritmica. L’autore di “Napoletana”, “Salvamm’ ‘o munn’” e “Black tarantella” il 26 luglio si esibirà quindi nel recital teatralizzato “Exeredati mundi”, sorta di via crucis dei popoli in miseria ma che con fierezza resistono alle carestie dei diritti e del rispetto civile e si raccontano in un esperimento che oscilla tra il sacro e la laicità. E che sul palcoscenico si traduce in una sfrontata e sofisticata Cantata scenica per orchestra sinfonica, coro polifonico e voce recitante.
Prima di lui, però, la sezione “Musica sinfonica nell’Abbazia del Loreto di Mercogliano” inizierà a dilatarsi nell’antico borgo irpino grazie all’artista iraniano Ramin Bahrami. Il 18 luglio, il pianista di Teheran in duo con il flautista Massimo Marcelli proporrà lo spettacolo “Bach: l’offerta musicale”, dedicata al maestro, organista e clavicembalista tedesco vissuto in epoca barocca. Due giorni più tardi, sarà il turno del pianista Michele Campanella, già partner creativo dei direttori d’orchestra Claudio Abbado, Riccardo Muti e Zubin Mehta. Il 27 luglio, ancora, l’attore Alessandro Haber sarà protagonista di un inedito allestimento tratto da “Il Pentamerone”, reading ispirato alle novelle di Giovan Battista Basile, con l’accompagnamento di Marcello Vitale (chitarra battente / chitarra barocca) e Raffaele Tiseo (viola d’amore). Il segmento puramente etnico di “Sentieri mediterranei” si svilupperà poi nelle serate dell’1, 2 e 3 agosto. In piazza De Vito, i concerti di Bassekou Kouyate (Mali), del duo Joe Driscoll & Sekou Kouyate (Usa*Guinea) e di Dee Dee Bridgewater (Stati Uniti), per manifestare la volontà di una terra del Sud Italia al confronto fiducioso con verbi lontani, esotici ma spesso fratelli. Al termine di questi live, puntuali allo scoccare di mezzanotte, i cosiddetti concerti in chiesa. Tra gli altri, si esibiranno la violoncellista Erica Piccotti (01/08), talento quindicenne che già ha sbalordito molteplici audience internazionali, la fadista portoghese Luna Pena (02/08) e l’interprete napoletana Fiorenza Calogero (03/08). L’evento – ideato e coordinato dal sindaco di Summonte dottor Pasquale Giuditta, con Padre Andrea Cardin responsabile culturale e Fabrizia Barbarisi curatrice scientifica – è cofinanziato da fondi Por Fesr Asse I obiettivo operativo 1.12 Regione Campania.
MUSICA SINFONICA AL CHIOSTRO DELL’ABBAZIA
DEL LORETO DI MERCOGLIANO (Avellino)
18 luglio 2014: Ramin Bahrami (pianoforte) & Massimo Mercelli (flauto)
20 luglio 2014: Michele Campanella (pianoforte)
26 luglio 2014: Enzo Avitabile in “Exeredati Mundi”
Cantata scenica per Orchestra Sinfonica, coro polifonico e voce recitante. Con Enzo Avitabile (voce recitante), orchestra sinfonica “Nova Amadeus”; maestro Gabriele di Iorio (direttore d’orchestra) e Ensemble vocale “Canticum Novum”. Maestro Biagio Terracciano (direttore del coro “Canticum Novum”).
27 luglio 2014: reading di Alessandro Haber “Il Pentamerone” di G. Basile
con Marcello Vitale (chitarra battente e chitarra barocca) e Raffaele Tiseo (viola d’amore)
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MUSICA ETNICA A SUMMONTE
01 agosto 2014
piazza Gelsi(palco folk): Ar Meitheal (Italia); gruppo itinerante Zastava Orkestar
chiesa: Erica Piccotti, Federico Piccotti, Akane’ Makita (Italia)
piazza De Vito (palco world)BASSEKOU KOUYATE (MALI)
02 agosto 2014
piazza Gelsi (palco folk): Marcello Colasurdo e Paranza (Italia); gruppo itinerante
Zastava Orkestar
chiesa: Lula Pena (Portogallo)
piazza De Vito (palco World) JOE DRISCOLL & SEKOU KOUYATE (USA*GUINEA)
03 agosto 2014
piazza Gelsi (palco folk) Marcello Colasurdo e Paranza (Italia)
gruppo itinerante Zastava Orkestar
chiesa: Fiorenza Calogero (Italia)
piazza De Vito (palco World) DEE DEE BRIDGEWATER (USA)
‘Sentieri mediterranei’, è oggi un fenomeno legato eminentemente alle tradizioni, all’arte e ai linguaggi del mondo, nel «nuovo tempo». Il ricco patrimonio popolare definito arcaico è quasi una preistoria del sapere urbano. Una vera e propria anticipazione, i cui successivi sviluppi si sono protratti fino a noi, miscelandosi talvolta con alcune delle sue forme più indicative; ora puro folklore, ora semplice parente prossima di una nuova e antica conoscenza. Difficilmente, prima che migliaia di persone, provenienti da luoghi diversi, alimentate a musica e predisposte a sentire, vedere e conoscere, invadessero le stradine di Summonte, che ogni anno, celebra con questo grande festival la Madonna di Montevergine, nessun raduno spontaneo, forse, si è rivelato così fecondo sul piano dell’approfondimento. Le radici di questo tipo di ritualità si possono ricercare in qualsiasi luogo, dove più realtà si sviluppano insieme. Non c’é alcuna magia, alcun simbolo più importante dell’altro, di minore o maggiore spessore. La cultura, la devozione e l’aggregazione rappresentano qualcosa di sensibilmente importante per la gente: esse non sono solamente consumate ma anche sentite, in una tale dimensione, da penetrare in tutte le forme e sfaccettature della vita: l’individuo, la natura, l’universo. L’espressione originaria si rafforza e si materializza in un dialogo di comunità multietnico. Si è spesso cercato di definire questo evento nei modi più disparati: formale, storico, antropologico, sociologico, sentimentale, commemorativo ma nessuno è mai apparso appagante. Del resto ogni definizione statica, non dà mai un ritratto rilevante e significativo di quello che è ma ne sfiora semplicemente la superficie. La “festa della musica” narra la libertà dei popoli, il morire e lasciare qualcosa che resti di giorno in giorno nel cuore del mondo. Il mito, la verità, il richiamo della vita con il suo dolore, la speranza, la terra promessa.
il direttore artistico di Sentieri Mediterranei
M° Enzo Avitabile