Nelle scorse ore si è verificato a Cervinara un increscioso episodio, vale a dire l’accoltellamento di un 57enne a Parco San Vito, il quale è caduto al suolo in un lago di sangue. L’aggressore è stato bloccato, disarmato ed arrestato con l’accusa di tentato omicidio.
Inoltre, ricordate l’aggressione ai tre studenti napoletani risalente allo scorso gennaio sempre sul territorio cervinarese? I Carabinieri, a conclusione di un’indagine accurata, hanno denunciato sette giovani ritenuti responsabili di minacce, lesioni aggravate, e porto abusivo d’armi. Si è giunti all’identificazione dei soggetti grazie all’aiuto degli impianti di videosorveglianza, che a mio avviso sono indispensabili in queste situazioni.
Al di là di questi episodi, dai quali traggo occasione per porre dei sentiti complimenti alle Forze dell’Ordine, da mesi continuo a portare avanti un forte convincimento proprio in merito alla suddetta videosorveglianza. Ritengo che sia giunta l’ora della creazione e la conseguente installazione, di un valido e radicato sistema di videosorveglianza in tutto il territorio della Valle Caudina. Quello attuale non basta – dichiara il consigliere Christian Cambareri – coprire solo determinate porzioni di territorio, ad esempio le strade principali o le zone del centro dei paesi, che in realtà tutt’ora non sono particolarmente coperte, non ci aiuta a risolvere nulla.
La problematica è evidente invece, soprattutto nelle strade secondarie e nelle periferie dei comuni caudini. Come detto, troppe lacune da colmare, attraverso un progetto forte e convinto.
Oltre alle perdite economiche a cui commercianti devono fronteggiare durante l’emergenza Coronavirus, circa il 60% di riduzione degli incassi giornalieri, si aggiunge quindi il problema sicurezza. Gli episodi materializzati in qualche furto e nelle violenze personali, possono diventare altra benzina sul fuoco di un fenomeno che è più presente che mai.
Va salvaguardata la sicurezza di tutti, voglio ribadirlo attraverso questo “grido d’allarme” ma a questo punto ritengo sia opportuno convocare un tavolo sulla questione, affinchè si possa capire, anche in relazione ai meccanismi operativi da mettere in campo, come muoversi nella giusta direzione e arginare il fenomeno in maniera netta. Individuare con un vero e coeso coordinamento tra le amministrazioni comunali, le criticità, tra le quali si evidenzia innanzitutto lo scarso organico di telecamere di sorveglianza presenti sul territorio. Una carenza che può costare cara e che oggi è sotto gli occhi di tutti.
Esprimo dunque – conclude Cambareri – la mia volontà di creare un tavolo sulla sicurezza, un problema che deve tornare al centro dell’agenda politica, una decisa priorità. Auspico che a breve si possa trovare una data consona per tutti, Forze dell’Ordine e amministratori chiamati in causa.
Dobbiamo sfatare il luogo comune che dice che esistono zone più sicure e zone meno sicure. Spero vivamente che la mia richiesta venga accolta e condivisa, già in queste ore mi sto attivando per mettere al corrente sindaci e inoltre tutte le stazioni dei Carabinieri locali.